Rievocazione storica del Capodanno Bizantino ad Amalfi
1 settembre 2016
Rievocazione storica del Capodanno Bizantino ad Amalfi

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1° Settembre: buon Capodanno Bizantino!


Se anche a voi il 1° settembre, dopo la lunga estate di sole, mare e meritate ferie, capita di avere la sensazione di entrare in un nuovo periodo della vostra vita, con buoni propositi e progetti per l’inverno, non preoccupatevi, non è lo stress da rientro: è solo il retaggio dei nostri avi bizantini che festeggiavano l’inizio dell’anno proprio in questa data.

Il calendario bizantino entrò in vigore grazie all’imperatore Costantino nel 312 d.C. e portava come data di inizio il 1° settembre.

Oltre che per la data di inizio anno, tra il vecchio calendario giuliano e il bizantino vi erano altre differenze: il primo iniziava nel nostro 753 a.C, anno in cui secondo la tradizione fu fondata Roma, il secondo cominciava il 1° settembre 5509, data nella quale, secondo i loro studiosi, vi era stata la creazione del mondo.

Il calendario bizantino differisce da quello giuliano di 13 giorni e inoltre introdusse le Indizioni, un arco di tempo di riferimento non legato ad alcun movimento di astri, della durata di 15 anni il cui inizio coincideva con il censimento fiscale e la riscossione dei tributi, cose che in tempi più remoti avvenivano anche nell’antico Egitto e coincidevano con la piena del Nilo.

Le prime datazioni ufficiali del calendario bizantino risalgono al 313 d.C., anno successivo alla sua promulgazione. In Oriente venne utilizzato fino alla caduta dell’Impero bizantino avvenuta nel 1453 d.C ma venne usato anche dopo a lungo nelle aree di cultura ortodossa, soprattutto in Europa Orientale.

L’ultimo utilizzo del calendario è stato in Russia dove solo nel 1699 lo Zar Pietro il Grande adottò, per necessità di adeguamento, il calendario gregoriano. In Occidente, in seguito alla dominazione normanna, fu abolito quasi del tutto già nel VI secolo e ripristinato il calendario giuliano ma in alcuni territori italiani, dove più forte e più lunga era stata la dominazione bizantina, durò più a lungo.

Alcune tracce del calendario bizantino sopravvivono ancora oggi: in Sardegna il mese di settembre viene detto anche Cabudanni, mentre ad Amalfi si festeggia tuttora il Capodanno bizantino con una bellissima rievocazione storica.

Amalfi anche dopo l’839, anno in cui si rese indipendente divenendo Repubblica, continuò ad adottare il Calendario bizantino fino alla sua caduta avvenuta nel 1139. Il 1° settembre era una data molto importante per gli amalfitani perché segnava l’inizio dell’anno fiscale e i cittadini eleggevano i propri magistrati (magister) e rappresentanti (comites).
Annamaria Persico


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