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21 marzo 2018

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21 marzo «Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie»


Libera celebra oggi in tutta l’Italia 21 marzo la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Terra, solchi di verità e giustizia è il tema della XXIII edizione, la piazza principale è quella di Foggia in Puglia, regione colpita di recente da gravissimi fatti di sangue.

Tornare in Puglia e aver scelto in particolare quel territorio, non è una decisione casuale. Replicando la formula adottata negli ultimi due anni, Foggia sarà la piazza principale ma simultaneamente, in migliaia di luoghi d’Italia, dell’Europa e dell’America Latina, la Giornata della Memoria e dell’Impegno verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime e, di seguito, con momenti di riflessione e approfondimento. Libera va a Foggia perché quella terra ha bisogno di essere raccontata.

In Calabria la piazza principale sarà quella di Vibo Valentia, dove sono chiamate a raccolta tutte le associazioni, gli studenti, i cittadini e le cittadine per una giornata ricca di incontri e testimonianze in nome della verità e della giustizia.

La manifestazione del 21 marzo 2018 serve innanzitutto a questo: a generare consapevolezza e a colmare un ritardo storico, figlio della sottovalutazione. Serve non a colpevolizzare un contesto, magari tacciandolo tout court per mafioso, ma a spiegare quel che ci raccontano le indagini, le inchieste, le morti per strada e nelle campagne, i fatti. Serve a dire che la mafia foggiana è sì violenta e triviale, ma ha profondamente le mani nell’affare. E che i soldi di quell’affare, di quegli affari, vengono tolti a tutti. E che, quindi, le mafie sono il freno allo sviluppo, tanto economico quanto civile. La manifestazione del prossimo 21 marzo è un modo per rompere in modo definitivo con questa logica muta, per riscattarsi dal fallimento culturale che non assolve nessuno, ma che coinvolge tutti. C’è da ricucire un nuovo tessuto sociale che abbia una fibra resistente.

Ogni anno una città diversa, ogni anno un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Per farli esistere nella loro dignità. Ogni piazza, il valore e la testimonianza dell’esserci. Ogni città, un ricordo e una denuncia.

Il 21 marzo perché in quel giorno di risveglio della natura si rinnovi la primavera in ognuno di noi, perché solo facendo memoria si getta il seme di una nuova speranza. Il 21 marzo 1996 a Roma, piazza del Campidoglio, la prima edizione. E poi Niscemi (Cl), Reggio Calabria, Corleone (Pa), Casarano (Le), Torre Annunziata (Na), Nuoro, Modena, Gela (Cl), Roma, Torino, Polistena (Rc), Bari, Napoli, Milano, Potenza, Genova, Firenze, Latina, Bologna e Messina come piazza principale in contemporanea in 2000 luoghi. E infine Locri, in simultanea con 4000 luoghi in Italia e nel resto del mondo.

Anni di memoria e impegno. Anni di verità e giustizia. Per le stragi e le vittime delle guerre di mafie. Oltre il settanta per cento delle famiglie delle vittime non conosce la verità sulla morte dei propri cari. E quel giorno, e per tutti gli altri 364 giorni dell’anno, insieme ai familiari tutti diventiamo cercatori di verità.


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