Tra le tante attività messe in campo dal neo presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaro Domenico Origlia, vi è stata anche quella di mettere a confronto tutti gli operatori del settore ristorativo e turistico della provincia e non solo.
Un momento che vuole essere soltanto l’inizio di un percorso condiviso con le singole peculiarità che ognuno di noi porta in quest’ambito per poter contribuire alla crescita professionale e aziendale di ognuno, questo e quello che il Presidente Origlia in apertura ha voluto sottolineare.

Le associazione di categoria come la nostra hanno necessità di far valere la professionalità del cuoco ma altrettanto hanno necessità di divulgare quelli che sono i saperi della professione, istaurando con il mondo produttivo e commerciale del segmento, rapporti di collaborazione per la crescita di ogni singolo attore coinvolto, permettendo a tutti di poter spaziare in quelle che sono le opportunità che si dispiegano alla professione del cuoco nel mondo della ristorazione e turismo.

L’idea nasce dal bisogno di rendere ancora più visibile la figura professionale del cuoco, sapendo che questa non è a se stante ma inserita in un ampio ambito professionale che va dalla conoscenza base della professione, alla conoscenza coscienza dei prodotti alimentari, senza trascurare le tecniche di conservazione il rispetto igienico nella produzione.
Gli spunti di discussione sono partiti oltre che dal presidente APC CZ, anche dal presidente onorario Felice Vono, il quale nel saluto iniziale, ha auspicato che questo momento possa essere accolto come slancio di un incontro iniziato informalmente molto tempo fa tra il singolo professionista ed il fornitore che deve proseguire ove le condizioni lo permettono in modo più organizzato e condiviso, anche attraverso la mediazione dell’APC CZ in ambito provinciale e dell’Unione Regionale Cuochi Calabria in ambito regionale con il raccordo della FIC.
Diversi sono stati gli interventi e gli interrogativi che sono venuti da parte della platea di partecipanti: quale cucina per domani? Dove stiamo andando? Quali prodotti è necessario utilizzare? Cosa si intende per professionalità? L’alimentazione quale evoluzione?

Riuscire a dare risposte non è cosa che si può definire in un unico incontro o semplicemente parlando per pochi minuti o qualche ora, ma di certo, affrontare la discussione in modo organico all’interno delle diverse categorie coinvolte nella ristorazione potrebbe essere l’inizio di un percorso che può portare ad avere dei risvolti positivi, sia sotto l’aspetto della produzione, della commercializzazione nonché della trasformazione dei prodotti.
Nell’ambito ristorativo il consumatore\cliente sta diventando sempre di più informato ed attento a quelli che sono i processi di produzione e di trasformazione, sia sotto l’aspetto salutistico che in quello gastronomico, ricercando sempre di più conoscenza e competenza. In quest’ambito si può rispondere soltanto con una maggiore capacita professionale ma anche con prodotti che rispondono alle esigenze della nuova clientela.
I partecipanti hanno posto l’accento sulla scarsa capacità di vendere il servizio ristorativo. Molto spesso gli operatori addetti sono estemporanei senza nessuna preparazione ma si trovano a svolgere un ruolo senza dargli anima semplicemente per racimolare qualcosa per sopravvivenza. Poter influire anche su questo metterebbe il mondo della ristorazione in una condizione di migliore approccio con la clientela, dandole maggiore soddisfazione e importanza, fermo restante le buoni intenzioni dei ristoratori che devono superare tanti ostacoli e far fronte a molte esigenze.
Tutte le aziende ed operatori intervenuti si sono detti compiaciuti dell’invito e soprattutto della proficua discussione intavolata che sviluppata può portare ad un beneficio per i diversi ambienti della ristorazione e del turismo, soprattutto può come una piccola goccia lenire le difficoltà che la nostra regione affronta tutti i giorni e contribuire alla crescita di tutti noi.