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19 ottobre 2017

News

A Crotone «Buon compleanno Dodò», giornata dedicata a Dodò Gabriele e a tutte le giovani vittime di mafia


Il 17 ottobre avrebbe compiuto 19 anni Dodò Gabriele, se non fosse stato ucciso dalla ‘ndrangheta una brutta sera del 2009.

Dodò, piccola vittima innocente, nel giorno del suo compleanno è stato ricordato ancora una volta nella sua Crotone, in occasione della IX giornata della legalità con la manifestazione Buon compleanno Dodò.

Una giorno intenso, tutto dedicato a Domenico Gabriele ma anche a tutte le 108 giovani vittime della mafia, in cui gli studenti calabresi hanno presentato video, letture e altri elaborati sull’argomento ai convenuti all’evento.

Insieme a Giovanni e Francesca, genitori di Domenico Gabriele, erano presenti altri familiari di vittime, come Anna e Totò Fava, Graziella e Antonio Domino e Massimo Sole, parenti rispettivamente di Celestino, Claudio e Giammatteo, anch’esse giovani vite stroncate.

Alla giornata hanno partecipato inoltre il prefetto di Crotone, Cosima Di Stani, il vicesindaco di Crotone, Antonella Cosentino, l’onorevole Angela Napoli e il prefetto e commissario per le vittime di mafia Vincenzo Panico, il testimone di giustizia Rocco Mangiardi, il referente del presidio «Dodò Gabriele e Giuseppe Letizia» Libera Toscana, Giovanni Esposito, il giornalista Bruno Palermo.

Era la sera del 25 giugno del 2009 quando due sicari irruppero in un campetto di calcio nella contrada Margherita, alla periferia nord di Crotone, dove ragazzi ed adulti stavano giocando a pallone. Anche Domenico Gabriele, per tutti Dodò, era tra i bambini che si cimentavano nella partita.

Obiettivo dell’azione era Gabriele Marrazzo, un emergente della mala locale, che fu ucciso sul colpo. I killer, però, incuranti dei possibili bersagli di quell’agire scellerato, spararono all’impazzata, ferendo anche altre nove persone, tra le quali il bambino.

Dodò non venne ucciso sul colpo, ma iniziò un calvario durato tre mesi; fu ricoverato a Crotone, poi a Catanzaro, operato prima al fegato e poi al cervello, morì il 20 settembre.

Per mantenere viva la memoria di Dodò, attraverso l’impegno sociale e attività benefiche, è nata l’Associazione Dodò Gabriele, decidendo di ricordarlo ogni anno il 17 di ottobre, giorno in cui avrebbe festeggiato il compleanno.

I killer, Vincenzo Dattolo e Andrea Tornicchio, fratello del capocosca Francesco, detenuto in regime di 41 bis, sono stati condannati all’ergastolo, confermato anche in Cassazione.

Lo Stato ha onorato il suo sacrificio, con il riconoscimento concesso dal Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso di cui alla legge n. 512/99 a favore dei suoi familiari, costituitisi parte civile nel processo.


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