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4 ottobre 2017

News

A Crotone confronto aperto con l’Islam


Si è tenuto ieri a Crotone un Consiglio territoriale dell’immigrazione presieduto dal prefetto Cosima Di Stani.

Tra i punti all’ordine del giorno un’intesa volta alla individuazione e alla gestione delle eventuali criticità connesse alla fruizione dei pasti, all’interno del locale Centro governativo per migranti, sotto il profilo della gestione dei cosiddetti resi, vale a dire di quel volume delle pietanze eccedenti rispetto al consumo interno tenuto conto dell’approvvigionamento secondo convenzione.

L’obiettivo è quello di stabilire percorsi virtuosi tra il soggetto gestore del locale Centro governativo per migranti e le associazioni cittadine di volontariato, onde consolidare buone prassi di immissione nei circuiti della solidarietà territoriale di prodotti alimentari non deperibili, in un’ottica di assistenza e di contrasto alle condizioni di disagio.

In seno al Consiglio sono state discusse inoltre le rinnovate iniziative nell’ambito del cosiddetto Patto per un Islam italiano sottoscritto presso il Ministero dell’Interno con le
associazioni di culto islamico più rappresentative a livello nazionale.

In tal senso si è parlato dell’istituzione di un tavolo interreligioso, aperto alle istanze delle associazioni islamiche locali, per offrire loro uno spazio aperto di confronto con il sistema delle Istituzioni pubbliche italiane.

L’impegno condiviso in sede di consiglio territoriale è l’immediata, ampia pubblicità delle opportunità del Patto, ove il confronto con le Istituzioni pubbliche locali sia arricchito degli apporti propositivi delle comunità religiose locali.

Si è in tal modo dato conto dei profili di vantaggio riconosciuti dalla declinazione del Patto nazionale sul territorio per le associazioni islamiche che vi aderiscono, nei termini di stabilità di dialogo con le amministrazioni, di più complete informazioni sul sistema dei servizi pubblici e delle ricadute sulla migliore accessibilità degli stessi (presidi ospedalieri, enti locali, uffici statali).

In sostanza le linee programmatiche del Consiglio territoriale fanno riferimento a concrete iniziative che facilitino lo scambio tra patrimoni culturali e quindi percorsi di conoscenza e di integrazione, nel rispetto delle identità di ciascuno ove, per esempio, i luoghi di culto islamici siano rispettosi dei requisiti di legge, in termini di sicurezza ed edilizia e, al contempo, aperti e visitabili al pubblico secondo modalità condivise.

In senso speculare le istituzioni pubbliche locali s’impegnano a consolidare, all’interno del consiglio territoriale dell’immigrazione, i presupposti di un duraturo confronto, nel recepimento delle istanze collettive che provengono dalle associazioni musulmane, e con un approfondimento in ordine alle più diffuse criticità rappresentate, onde rimuoverne le cause nonché le condizioni di ostacolo alla piena fruizione di servizi territoriali dispensati.

Da ultimo si è affrontata la tematica degli immigrati che trovano attualmente ricovero nell’ara della stazione ferroviaria di Crotone, per una ricognizione aggiornata del numero e della posizione soggettiva di ciascuno al fine di agevolare altresì un utile inserimento nelle strutture alloggiative in via di completamento a cura del Comune di Crotone e della Caritas diocesana.


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