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26 marzo 2019

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A Curinga «Francesca»: un film sul bullismo che fa riflettere


Interessantissimo incontro con i ragazzi della scuola media di Curinga ed Acconia nella aula Magna dell’Istituto Comprensivo Statale di Curinga. Il bullismo è stato il tema che ha magnetizzato i ragazzi, un argomento questo di grande attualità e di notevole impatto tra gli adolescenti.

L’incontro, organizzato dall’Associazione La Duna di Acquania e fortemente voluto dalla sua presidente Rossella Oscuro, ha preso spunto da un cortometraggio realizzato dal regista calabrese di Tropea Enzo Carone e scritto da Manuela Capalbo. Il produttore Pasquale Arnone con il suo filmato, ha voluto lanciare un messaggio forte su una tematica di scottante attualità. Il film è stato ambientato e girato a Monterosso Calabro che appare nella sua suggestiva veste grazie anche alle belle riprese aeree.

Piacevole sorpresa,per molti, vedere come protagonista nella parte del bullo il nostro compaesano Vito De Pace scelto dal regista e molto apprezzato da tutti gli alunni che lo hanno acclamato con un tifo da stadio. La protagonista femminile era Francesca Pecora nata con la sindrome di Down che interpreta proprio una ragazzina che viene bullizzata per il suo stato, ma nonostante ciò Francesca riesce a perdonare e rendere consapevole il suo persecutore di quanto sia pericoloso e stupido avere tali atteggiamenti.

I relatori che hanno introdotto la proiezione del il film sono stati molto seguiti dai ragazzi, innanzi tutto la vicepreside Sabrina Grande facendo gli onori di casa, ha salutato tutti i ragazzi e gli ospiti porgendo i saluti della dirigente scolastica Maria Luisa Lagani assente poiché a Roma ad un convegno istituzionale, ha quindi introdotto i lavori Iolanda Sorrenti vice presidente dell’ Associazione La duna di Acquania che nel presentare il regista e l’ autrice della sceneggiatura ha ribadito la valenza educativa del parlare di tali problematiche. Il regista Enzo Carone e Manuela Capalbo che ha scritto i testi, hanno spiegato ai giovani spettatori come è nato il cortometraggio che, tratto da una storia vera come ce ne sono tante tra i giovani e giovanissimi, mette in primo piano un ravvedimento del bullo grazie all’ affetto e all’ intervento decisivo di Francesca.
Antonella Galati, da psicologa, ha colto gli aspetti più significativi della nascita di questo fenomeno legato anche ad una reazione del bullo ad un suo disagio e a voler essere e sentirsi sempre al centro dell’attenzione. La dottoressa Galati ha inoltre invitato i ragazzi mira di bullismo o ciberbullismo, a non avere paura e denunciare fatti che li coinvolgono, rivolgendosi ai propri genitori ma anche ai docenti o a persone adulte. Prima di chiudere il vicesindaco Enza Denisi ha voluto ringraziare l’ Associazione La Duna di Acquania e la scuola per questi interessanti incontri ai quali l’ amministrazione comunale guarda con interesse e ai quali dà il suo patrocinio.

Un film fatto per i ragazzi, ma importante anche per i grandi , genitori ed educatori, che spesso sottovalutano il problema, che può portare i ragazzi oggetto di bullismo a conseguenze drammatiche.
Cesare Natale Cesareo


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