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11 gennaio 2020

News Lamezia e lametino

Abramo Customer lascia San Pietro Lametino? L’amministrazione di Lamezia Terme schierata a sostegno dei lavoratori. Guerriero (PD): «La vertenza sia al centro di un incontro con candidati alla presidenza della Regione per individuare una soluzione»


“Il comprensorio del Lametino rischia di essere svuotato di un bacino occupazionale notevole. Parliamo di oltre seicento lavoratori che da giugno potrebbero essere dislocati tra i comuni di Catanzaro e Settingiano, dove sono ubicate altre sedi della Abramo Customer”. E’ l’allarme lanciato da Fabio Guerriero, candidato al Consiglio regionale della Calabria per il Partito democratico.

“Si pensa bene, infatti, di risolvere il problema della localizzazione delle attività del call center in ambienti adeguati chiudendo il centro di Terina, e trasferendo tutti altrove. Proprio nel corso di una riunione svolta questa mattina alla presenza dei rappresentanti sindacali i vertici dell’Azienda hanno comunicato la disdetta dei locali siti nella Fondazione Terina. Un’altra scelta scellerata – continua Guerriero – come non fossero già bastate le politiche sugli appalti che alla sede di San Pietro Lametino hanno causato già pesanti ripercussioni. Queste lavoratrici e questi lavoratori devono rimanere a San Pietro Lametino. Per questo sollecitiamo i candidati alla presidenza della Regione e il sindaco della città della Piana, Paolo Mascaro, ad organizzare un incontro finalizzato all’individuazione di soluzioni utili a scongiurare il trasferimento. Il compito della politica in senso alto resta prima di tutto quello di dare risposte”.

L’Amministrazione comunale di Lamezia Terme è già schierata a sostegno dei lavoratori della Abramo C.C. contro la paventata notizia di trasferire gradualmente le attività sulla sede di Cassiodoro e di Settingiano.
Sarebbero, infatti, numerosi i lavoratori lametini che subirebbero disagi di ogni genere andando ad intaccarne la serenità lavorativa e personale.
Come amministrazione e come primo cittadino – dichiara Paolo Mascaro – abbiamo immediatamente accolto l’invito formulato dalle associazioni sindacali per un confronto istituzionale, da tenersi presso il Palazzo di Città, con la Fondazione Terina, con il Presidente della Provincia di Catanzaro e con i candidati Governatori di tutti gli schieramenti, per trovare una soluzione alla decisione del trasferimento della sede operativa a Catanzaro.
Crediamo come Amministrazione – continua Mascaro – che sia assolutamente necessario difendere la sede lametina, comprendendo che la centralità geografica di Lamezia Terme si presti bene ad ospitare lavoratori che provengono anche dalle zone limitrofe.
Non possiamo accettare che la freddezza di logiche matematiche possa avere la priorità sul benessere di tanti dipendenti che giustamente difendono il proprio posto di lavoro.
Necessario sempre ricordare che i lavoratori costituiscono intelligenze e vitalità umane da tutelare e stimolare, garantendo loro un posto di lavoro che possa essere agevole da raggiungere e confortevole nello svolgimento dell’attività.


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