Il co-portavoce di Europa verde Angelo Bonelli spiega: “Prendiamo atto dell’accordo bilaterale tra Partito democratico e Azione +Europa. E’ un accordo che non ci riguarda, tra l’altro non ne condividiamo molte cose nel merito delle questioni programmatiche. L’incontro che chiediamo al Partito democratico – aggiunge – serve a verificare se ancora ci sono le condizioni di un’intesa elettorale che coinvolga l’alleanza tra Verdi e Sinistra“.
Il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni gli fa eco: “Questa trattativa un po’ curiosa che si concentrata molto sui collegi, era partita con un veto. Ho sfidato personalmente Carlo Calenda a mettersi in gioco. Noi non abbiamo paura a metterci in gioco e correre sul proporzionale. La nostra proposta politica – avverte il leader di Si – non è negoziabile. Per questo consideriamo questo accordo legittimo, perché è bilaterale, ma in nessun modo vincolante sul tema programmatico della proposta politica”.
“Noi siamo quelli di oggi, di ieri e di domani – continua Fratoianni – Noi siamo pacifisti e siamo contro ogni aumento della spesa militare. E continueremo a batterci perché ci sia una escalation diplomatica e non un’escalation delle armi. Questa è la nostra proposta e sarà la nostra proposta in campagna elettorale. Alla fine di quell’incontro, che abbiamo chiesto, valuteremo se sussistono le condizioni per fare quello che abbiamo provato a fare in queste settimane. In modo chiaro, senza trattative sui posti”.
Una richiesta raccolta a stretto giro da Enrico Letta, determinato a rinsaldare il più possibile i rapporti con gli alleati in vista del voto. “Incontro con i leader di Sinistra italiana ed Europa verde? Certamente. Propongo di vederci domani“, avrebbe replicato il leader dem secondo fonti del Nazareno.