Sostenere il patrimonio storico culturale del nostro Paese, custodirne e conservarne le bellezze rendendole sempre più accessibili: questi gli obiettivi del nuovo bando Adsi reso possibile da una donazione di Airbnb. Il contributo – un milione di euro- consentirà ai proprietari di dimore storiche di accedere a finanziamenti per interventi di recupero di immobili storici già convertiti o da convertire all’ospitalità o per il miglioramento dei servizi ricettivi già presenti. L’annuncio è stato dato, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, da Adsi e Airbnb nel corso del convegno ‘Abitare nella storia, guardare al Futuro‘, tenutosi a Palazzo Taverna a Roma, con il saluto della sottosegretaria al ministero della Cultura Lucia Borgonzoni.
La donazione di Airbnb si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio culturale europeo promosso dalla piattaforma. In Europa, le prenotazioni di dimore storiche nella prima metà del 2022 sono più che raddoppiate rispetto al 2019, mentre il numero di host in questa categoria è aumentato di oltre il 50%. Essi rappresentano in Italia una delle principali risorse per la ripresa del turismo internazionale e la dispersione del turismo, con oltre il 90% delle dimore storiche attualmente presenti su Airbnb situate in zone rurali o poco densamente popolate. Il tipico ospite che decide di soggiornare presso una dimora storica è straniero, viaggia in coppia, predilige soggiorni più lunghi (oltre 7 giorni), ed esprime un’altissima soddisfazione (94% di recensioni a cinque stelle).
“Le dimore storiche, oltre a rappresentare un importante asset per il turismo, ricoprono un ruolo fondamentale nella diversificazione dei flussi, incentivando i viaggiatori a percorrere sentieri meno battuti per godere delle bellezze del patrimonio italiano”, ha dichiarato Giacomo Trovato, country manager di Airbnb Italia. “La possibilità di estendere questa esperienza al soggiorno potrebbe permettere di compiere un salto di qualità a diverse destinazioni rurali o borghi, rilanciando l’economia locale a beneficio dell’intera comunità. Il potenziale contributo del patrimonio privato diffuso al turismo è enorme ed è per questo che abbiamo enorme rispetto per l’importante lavoro svolto da Adsi negli anni ”.
Secondo i dati dell’Osservatorio sul Patrimonio Culturale Privato promosso dalla Fondazione Bruno Visentini, vi sono in Italia oltre 37.700 immobili storici privati, di cui oltre la metà (54%) in comuni con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti e, nel 26% dei casi, addirittura sotto i 5.000 residenti. Ciò rende le dimore storiche non solo un polo di attrazione turistica fondamentale per il nostro Paese, ma anche il perno di un’economia circolare che pone al centro i borghi. Si tratta di un enorme potenziale che va dalle visite all’organizzazione di eventi, passando per l’accoglienza e la promozione/valorizzazione delle peculiarità enogastronomiche dei singoli territori, ma anche nell’accompagnamento alla transizione ecologica e digitale. ADSI, che riunisce i proprietari di immobili storici di tutta Italia, da 45 anni è impegnata per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio italiano. Da qui la decisione di Airbnb di sostenere Adsi tramite una donazione.
“I proprietari si impegnano quotidianamente a custodire e valorizzare la rete unica delle dimore storiche, un vero e proprio museo diffuso dall’immenso valore sociale, culturale ed economico” – così afferma Giacomo di Thiene, Presidente Nazionale di Adsi. “Una rete di immobili distribuita capillarmente sul territorio che, generando lo stesso numero di visitatori dei musei nazionali, costituisce il patrimonio del Paese al pari dei beni culturali pubblici in termini di memoria, presente e sviluppo futuro. Eppure l’importanza che rivestono – anche in termini sociali ed economici/occupazionali – molto spesso non è accompagnata da un adeguato sostegno da parte delle Istituzioni locali e nazionali, che lasciano ai soli proprietari l’incombenza del mantenimento: un onere gravoso che grazie al contributo di Airbnb sarà più facile da fronteggiare. Le risorse consentiranno di dare impulso alla nascita di nuove opportunità occupazionali, per tramandare tradizioni, arti e mestieri, incentivare le produzioni territoriali e riscoprire tecniche artigiane dal sapore antico che rischiano altrimenti di scomparire”.
“Numerose le azioni messe in campo negli ultimi anni dal ministero della Cultura – sottolinea il sottosegretario Borgonzoni – nel segno della valorizzazione dei beni del patrimonio storico e artistico del nostro Paese in chiave di rigenerazione culturale e turistica. Attività che oggi ricevono nuovo impulso dai finanziamenti del Pnrr, impiegati dal Mic per la rigenerazione dei territori: per rilanciarli, si parte infatti proprio dall’investire gran parte delle risorse nei piccoli borghi, scrigni di bellezze tutte da promuovere, di cui le dimore storiche sono tra i simboli per eccellenza”.
“Nuova linfa vitale saprà sicuramente apportarla il nuovo Governo, che dovrà lavorare – è l’impegno del sottosegretario – per estendere gli aiuti al settore delle dimore storiche, dando al comparto maggiore centralità e ampliando la base dell’Art Bonus. Sono certa che l’ospitalità di questi magnifici luoghi garantirà una maggiore sostenibilità finanziaria a un patrimonio che è vanto del nostro Paese, ma che richiede grande impegno e sforzi costanti per essere trasmesso intatto alle generazioni future. È in questa direzione che andrà l’appoggio sempre crescente delle istituzioni alle istanze di coloro i quali sono in prima linea per queste realtà”.
Il bando L’iniziativa introdotta da Adsi prevede l’assegnazione di contributi per opere di restauro di immobili vincolati di proprietà privata finalizzati allo sviluppo di attività ricettive, per l’esecuzione di interventi migliorativi dei servizi di ospitalità, anche intervenendo su parchi e giardini, in immobili vincolati o all’interno di vincoli paesaggistici di proprietà privata. In questo modo, numerosi privati interessati a programmare interventi di varie dimensioni sul proprio immobile, pensando di intraprendere un percorso di ospitalità, riceveranno un contributo.
Adsi si avvarrà di una commissione giudicatrice appositamente nominata che attribuirà a ciascuna candidatura un punteggio valutando fra l’altro l’eventuale ubicazione in zone terremotate o borghi, la potenziale diversificazione di flussi verso località con meno di 3.000 abitanti e prive di strutture ricettive, il sostegno alla produzione agricola collegata all’immobile, e ancora tematiche quali innovazione, giovani, accessibilità e sviluppo sinergie.
Per rendere le dimore storiche più facilmente prenotabili all’interno della piattaforma e aumentare la loro visibilità, Airbnb ha recentemente introdotto la categoria ‘Dimore Storiche’ attualmente disponibile in Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito – che conta circa 30.000 alloggi. L’Italia, con oltre 9.000 annunci, si colloca al secondo posto per ampiezza dell’offerta che già oggi conta diverse dimore storiche Adsi (wishlist Dimore Storiche Adsi su Airbnb).
Grazie alla collaborazione con Adsi inoltre, è stata creata l’Heritage Academy, un programma di formazione dedicato a tutti i soci o proprietari di dimore storiche che volessero intraprendere l’attività di hosting, sfruttando le opportunità offerte dalla piattaforma. Visitando la pagina dedicata sarà possibile accedere a risorse utili e ricevere un supporto individuale per diventare host di Dimore Storiche su Airbnb e ‘ambasciatori’ del patrimonio culturale italiano.