Agricoltura, al Forum Enpaia 2024 i nuovi scenari e le prospettive in Italia
25 settembre 2024

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Agricoltura, al Forum Enpaia 2024 i nuovi scenari e le prospettive in Italia


Si è tenuto a Villa Aurelia, a Roma, il Forum Enpaia 2024 su ‘Economia e società. Scenari e prospettive’, promosso dalla Fondazione Enpaia, l’ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura, giunto alla quinta edizione. L’evento, al quale ha partecipato anche il Premio Nobel per l’Economia, Christopher Pissarides, ha evidenziato temi come lavoro, capitale umano e intelligenza artificiale, ma anche agroalimentare e sostenibilità, approfondendo il ruolo strategico che le Casse previdenziali del settore svolgono nel nostro Paese.

Giorgio Piazza, presidente della Fondazione Enpaia, ha dichiarato: “I temi principali del Forum Enpaia 2024 sono legati al lavoro, all’economia, all’agricoltura, alla sostenibilità e al clima. Sono temi che impatteranno con la grande innovazione legata all’Intelligenza Artificiale. In questo senso, l’IA deve essere usata, per esempio, per ‘rinaturalizzare’ le nostre campagne. Si tratta di strumenti potentissimi che vanno messi a disposizione dell’uomo, promuovendo una visione antropocentrica e non tecnocentrica, in cui è l’uomo che governa le macchine e non il contrario”.

Per Roberto Diacetti, direttore generale della Fondazione Enpaia: “Il Forum Enpaia è un momento di riflessione sui principali macrotrend a livello nazionale e internazionale, con un focus particolare sull’impatto che ha l’Intelligenza Artificiale sull’agricoltura. L’obiettivo della Fondazione Enpaia è fare sistema. In tal senso, riteniamo ci siano i presupposti per investire nell’economia reale italiana. La sfida è incoraggiare l’internazionalizzazione delle imprese agricole e in questo processo possiamo essere uno strumento per la modernizzazione dell’economia italiana”.

Secondo Maria Tripodi, sottosegretario di Stato al ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: “Le Istituzioni devono lavorare per mettere al centro la competenza, un aspetto per cui veniamo molto apprezzati all’estero. Digitalizzazione e IA rappresentano certamente un binomio fondamentale per affrontare le numerose trasformazioni del mercato del lavoro. Un altro tema cruciale è la sostenibilità agroalimentare sulla quale il Governo si è impegnato e continuerà a farlo perché il mondo agricolo è un asset molto importante, affinché il nostro export possa eccellere nel mondo e, in tal senso, gli ultimi risultati dell’export sono particolarmente incoraggianti”.

Per il Premio Nobel per l’Economia, Christopher Pissarides, intervistato dal rettore dell’Università Luiss, Paolo Boccardelli: “Stiamo vivendo una transizione digitale e climatica epocale. La sfida per il settore agroalimentare è combinare questi due fenomeni e promuovere prodotti di qualità. Al tempo stesso è necessario che in Europa si arrivi ad una maggiore integrazione economica, per rilanciare la competitività e la crescita. È impressionante la grande quantità di startup che migrano dall’Europa negli Usa. Occorre superare l’approccio fondato soltanto sulla regolamentazione e investire in politiche industriali. Il ‘boom’ di iscrizioni ai corsi stem, cioè le materie scientifiche, potrebbe essere un fuoco fatuo, poiché in questo settore le ia potrebbero portare a un calo drastico dei posti disponibili, lasciando molti laureati senza opportunità. Coltivare le soft skills potrebbe essere una strategia migliore per garantire opportunità di carriera durature”.

Secondo Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura: “L’Intelligenza Artificiale sta trasformando l’agricoltura in un settore all’avanguardia, favorendone la sostenibilità. È uno strumento da promuovere e valorizzare assicurando un quadro normativo solido, investimenti, un processo di trasferimento tecnologico e programmi di formazione a partire dagli istituti tecnici e dalle università, fino alla forza lavoro già attiva. Confagricoltura, già da tempo, si muove in questa direzione”.

Onofrio Rota, segretario generale Fai-Cisl, ha affermato: “Nei settori agroalimentari e ambientali l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sta già arrivando. Abbiamo sia avvisaglie di riduzioni del personale, in vista dell’introduzione di nuove tecnologie, sia esempi positivi con cui aumenteranno la sicurezza e la produttività. L’obiettivo comune deve essere quello di utilizzare l’IA per aumentare produttività, salari, sicurezza e benessere aziendale. L’IA va governata all’interno di un processo in cui la persona sia messa al centro. È chiaro che dobbiamo prepararci a percorsi formativi adeguati. Dobbiamo governare questi processi portando una visione fondata su un nuovo umanesimo del lavoro. Pensiamo ad esempio alla legge sulla partecipazione dei lavoratori che stiamo portando avanti come Cisl, nella convinzione che oggi imprese e capitale umano devono andare insieme rafforzando la democrazia economica”.

Ettore Prandini, presidente Coldiretti, ha dichiarato: “L’agricoltura italiana può recitare un ruolo da protagonista nella sfida della sostenibilità e il primo auspicio è che la nuova Commissione Europea segni un cambio di passo rispetto a una visione ideologica che vedeva agricoltura e ambiente in contrapposizione. Occorre promuovere lo sviluppo nelle campagne delle soluzioni tecnologiche di Agricoltura 5.0 e lavorare sulla diffusione delle Tea, le Tecnologie di miglioramento genetico, che permetteranno di selezionare varietà vegetali più resilienti rispetto ai devastanti effetti del clima”.

Per Enrica Mammucari, segretaria generale Uila-Uil: “Occorre un’effettiva applicazione da parte di tutti i Paesi, a partire dal 2025, della condizionalità sociale, per l’erogazione degli aiuti Pac, ma è necessario anche avviare delle politiche attive del lavoro per introdurre nuove competenze e incentivare la bilateralità per favorire il match tra domanda e offerta di lavoro. Le parti sociali devono orientarsi verso nuovi orizzonti e attrarre nuove professionalità nel settore agroalimentare”.

Per Alberto Oliveti, presidente Adepp: “L’Intelligenza Artificiale è un’opportunità. La sfida è quella di amplificare le nostre capacità per non farci sostituire, pertanto dobbiamo mettere in atto meccanismi che possano anticipare il futuro al fine di adottare gli interventi necessari. In tal senso, è fondamentale rafforzare il collegamento con il mondo dell’istruzione e della formazione nella prospettiva di accompagnare questo processo di transizione”.

Per Agostino Scornajenchi, amministratore delegato e direttore generale di Cdp Venture Capital Sgr: “L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia abilitante trasversale a tutti gli aspetti della nuova rivoluzione industriale e rappresenta un’opportunità straordinaria per accelerare la transizione digitale e potenziare il capitale umano. Tuttavia, questo sviluppo deve andare di pari passo con un forte impegno nella formazione e nell’acquisizione di nuove competenze, non solo tecniche ma anche trasversali, di interpretazione dei dati”.

Gianpiero Calzolari, presidente Gruppo Granarolo, ha dichiarato: “È indispensabile promuovere una gestione ecologica, posto che gli agricoltori sono fra i più preoccupati per il cambiamento climatico a causa dell’impatto di tale fenomeno sulle coltivazioni. Contemporaneamente, è necessario uno sforzo congiunto da parte di tutta la filiera sul tema della sostenibilità. In tal senso, è necessario avere questa visione: o tutti siamo attori del cambiamento o il cambiamento non accade. Occorrono, dunque, tempistiche e risorse, all’interno di un progetto comune. In questo processo, la digitalizzazione riveste un ruolo essenziale, anche al fine di favorire l’ingresso delle giovani generazioni”.

Per Walter Renna, amministratore delegato Fastweb: “L’IA è la più grande rivoluzione dei nostri tempi. La persona, però, deve rimanere sempre al centro ed è fondamentale investire in formazione. In Fastweb abbiamo avviato da tempo un percorso di trasformazione per diventare una AI Driven Company attraverso l’investimento nel primo e più potente supercomputer Nvidia per l’IA generativa in Italia e lo sviluppo del primo modello linguistico addestrato nativamente in lingua italiana che mettiamo a disposizione di aziende, Pa, startup, Università e centri di ricerca”.

Gianmatteo Manghi, amministratore delegato Cisco Italia, ha osservato: “Sull’impatto che l’Intelligenza Artificiale ha sul lavoro e sulle professioni sono interessanti i risultati del report rilasciato dall’AI-Enabled Ict Workforce Consortium guidato da Cisco: il 92% dei lavori analizzati subirà una trasformazione da moderata a elevata, dovuta ai progressi nell’IA. Cisco si è impegnata a formare 25 milioni di persone con competenze di sicurezza informatica e digitali entro il 2032. Se da un lato abbiamo un alto livello di consapevolezza dell’importanza dell’IA sulla produttività, occorre però lavorare sulle competenze e sulle infrastrutture per far funzionare i nuovi sistemi digitali. Un ulteriore aspetto riguarda la sicurezza, ovvero come proteggere l’impresa da attacchi esterni”.

Mario Lubetkin, vice direttore generale Fao, ha detto: “La fame rimane una sfida globale critica, con significative disparità regionali. La comunità globale sta agendo. La FAO svolge un ruolo chiave in questo sforzo. Il Food System Summit ha sottolineato la necessità di sistemi agroalimentari sostenibili, inclusivi e resilienti. L’Italia, in collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma, sostiene queste iniziative, promuovendo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) attraverso la cooperazione multilaterale”. Secondo Andrea Bonabello, amministratore delegato Ulixes Capital Partners: “La nostra sfida è sostenere il Venture Capital. È un tema che riguarda tutti perché si tratta di una leva strategica straordinaria per rilanciare la crescita europea. L’obiettivo è supportare le imprese che sfruttano le nuove tecnologie per favorire lo sviluppo. I numeri dei Venture Capital italiani sono ancora lontani dai principali competitor. È fondamentale rimanere competitivi, ma se non interveniamo ora con investimenti il destino è segnato”.


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