Francesco Cossiga e Aldo Moro
8 maggio 2017
Francesco Cossiga e Aldo Moro

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Aldo Moro e l’intelligence. Sabato all’Unical una giornata di studi con relazioni di De Mita e Zanda


Aldo Moro e l’intelligence. Il senso dello Stato e la responsabilità del potere. E’ questo il tema della giornata di studi organizzata a Rende sabato 13 maggio dalle ore 9 alle ore 18 presso l’Aula «Umberto Caldora» dell’Università della Calabria.

L’evento, promosso dal Centro di documentazione scientifica sull’intelligence dell’ateneo calabrese, si svolge nella settimana in cui ricorre il trentanovesimo anniversario dell’omicidio dello statista democristiano.

«Aldo Moro è stato un protagonista della storia d’Italia», ha dichiarato Mario Caligiuri, direttore del master in intelligence e promotore dell’evento «e in quanto uomo di Stato conosceva bene il funzionamento e l’importanza dei servizi di intelligence. Tutti sanno dell’interesse di Francesco Cossiga verso questo settore fondamentale dello Stato. Si conosce di meno che il maestro di Cossiga nell’intelligence era stato proprio Aldo Moro».

«Si tratta solo di un primo approccio», ha precisato Caligiuri «per cominciare ad affrontare un tema di grande rilevanza non solo per approfondire cruciali vicende politiche della Repubblica ma anche per contribuire a sviluppare in Italia gli intelligence studies dal punto di vista storico».

Dopo i saluti istituzionali del rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci, del direttore del Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione Roberto Guarasci e dei componenti del Comitato scientifico del master sull’intelligence Alberto Ventura e Luciano Romito.

I lavori, introdotti da Mario Caligiuri, sono articolati in due sessioni. La prima verrà aperta dalla relazione di Ciriaco De Mita, segretario nazionale della Democrazia cristiana dal 1982 al 1987 e presidente del Consiglio dal 1988 al 1989, che parlerà di Aldo Moro uomo di Stato e di intelligence.

Seguiranno poi le relazioni di Maria Luisa Lucia Sergio dell’Università di Roma Tre: Aldo Moro nella prima stagione repubblicana (1946-1958): concezione della democrazia e visione internazionale; di Vera Capperucci dell’Università Luiss «Guido Carli» di Roma: La segreteria Moro (1959-1964) e il caso Tambroni; e, in video conferenza, di Giacomo Pacini dell’Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea: L’Italia e la politica mediterranea: il lodo Moro.

Nel pomeriggio, alle ore 15 inizierà la seconda sessione che verrà aperta dalla relazione di Virgilio Ilari dell’Universita Cattolica di Milano: Moro e la CIA. Seguiranno gli interventi dello storico Andrea Ambrogetti: Aldo Moro e gli americani nella politica della solidarietà nazionale; e di Francesco Maria Biscione dell’Archivio «Flamigni»: Il Memoriale Moro.

L’ultima relazione è affidata al senatore e presidente del Gruppo parlamentare del Pd Luigi Zanda: Il rapporto tra Moro e Cossiga. Le conclusioni verranno svolte da Mario Caligiuri. Gli atti del convegno scientifico, arricchiti da altri contributi, verranno pubblicati nella collana del Centro di documentazione scientifica sull’intelligence dell’Università della Calabria editi da Rubbettino.

Il convegno è stato promosso con la collaborazione della Fondazione «Italia Domani», del Laboratorio di Fonetica e del Laboratorio sul Mediterraneo Islamico dell’Università della Calabria. I lavori verranno seguiti da Radio Radicale.


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