Nove miliardi, per cominciare. E’ la stima sui danni dell’alluvione che l’Emilia Romagna ha portato al tavolo tecnico con il governo che si è tenuto oggi a Palazzo Chigi. Si tratta, a quanto si apprende, di una somma comunque parziale e che non tiene conto dei danni di auto e mezzi, mancato fatturato, ricostruzione delle scorte aziendali e, soprattutto, ricalibrazioni delle opere infrastrutturali.
Alla riunione erano presenti, oltre a diversi membri del governo a al numero uno della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, il presidente dell’Upi Michele De Pascale, il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, il presidente dell’Anci Emilia Romagna Luca Vecchi, il segretario generale dell’Autorità di Bacino del Po Alessandro Bratti, l’assessore dell’Emilia Romagna con delega alla Protezione civile Irene Priolo, il direttore generale per la Cura del territorio e l’ambiente Paolo Ferrecchi.
I SINDACI: “COMMISSARIO SUBITO”
Arrivando alla spicciolata a Palazzo Chigi, i sindaci hanno ribadito la richiesta di nominare “subito, non fra sei mesi o un anno”, il commissario per la ricostruzione. “La mole di opere da realizzare, degli indennizzi da dare ai cittadini e alle imprese e la necessità di derogare a molte norme, la rende assolutamente urgente”, ha detto De Pascale.
Per De Pascale e gli altri sindaci, “i tre presidenti delle Regioni coinvolte” -dunque Emilia Romagna, Toscana e Marche- sono “le figure principali a cui affidarsi. Se il governo ha un’idea diversa se ne deve assumere la responsabilità. Ma la nostra paura è che nella diversità di opinioni non si faccia nulla”. Al tavolo i sindaci presenteranno una stima dei danni causati dal maltempo. “Sono circa 100 i comuni coinvolti – spiega il sindaco di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca -. I danni già quantificati sugli impianti e le infrastrutture pubbliche sono stimati in oltre 4,5 miliardi”, di questi “1,8 mld sono le somme legate urgenze, gli interventi di primo ripristino che vanno effettuati entro l’estate”.