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23 dicembre 2017

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Altro che e-commerce. Otto italiani su dieci comprano i libri in libreria


Il 76% di chi ha letto, anche parzialmente, almeno un libro di qualsiasi genere, come ad esempio un romanzo, un giallo, un fantasy, un saggio, un manuale, una guida di viaggio o di cucina, su carta o in formato digitale o audiolibro nei 12 mesi precedenti, ha fatto l’acquisto di un libro in libreria.

E la libreria, inoltre, si conferma il canale più utilizzato da tutti i target di lettori: giovani, adulti, anziani.

E’ quanto emerge dall’indagine dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE) sui consumi culturali realizzato in collaborazione con Pepe Research su un campione rappresentativo della popolazione italiana (oltre 4.000 interviste), presentato a Più libri più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria, che si è svolta dal 6 al 10 dicembre al «Roma Convention Center La Nuvola».

Così semplice da sembrare una rivoluzione: l’indagine evidenzia la centralità della libreria fisica, in anni in cui la narrazione sembra fare dell’e-commerce il padrone assoluto e incontrastato dell’acquisto di libri.

«La ricerca», ha sottolineato Gianni Peresson, responsabile Ufficio studi AIE «evidenzia un aspetto non meno importante. Non si sceglie più di comprare solo in una libreria di catena o in Gdo; in una libreria indipendente o in uno store on line. Il lettore italiano è un cliente avveduto che sa scegliere i benefit più adatti. E che non sono sempre, solo lo sconto.

«È un lettore con una spiccata multicanalità nell’acquisto dei libri di carta: gli store on line non escludono la libreria, e le fiere e i festival non escludono il banco libri della grande distribuzione. Questo ci dice che dobbiamo ragionare sempre più in logiche complessive di sistema distributivo, di ricerca di politiche e di una efficienza complessiva».

Per le librerie la scelta del lettore si orienta verso le librerie di catena nelle grandi città (57%) o quelle situate nelle gallerie dei centri commerciali (21%). Staccate, ma sostanzialmente con valori simili, le librerie indipendenti (16%) o che trattano anche l’usato (17%).

L’e-commerce certo riveste una quota importante (29% delle indicazioni) ma non rappresenta (ancora) il canale principale attraverso cui il lettore si procura il libro. È più spesso utilizzato per l’acquisto di libri cartacei da chi compera anche ebook.

È addirittura superato da «regalo e prestito» (43%). Un insieme di comportamenti che portano alla lettura del libro legati a comportamenti «emotivi» e «relazionali» molto forti: prestito personale, amicale, bibliotecario, regalo, in piccola parte bookcrossing, eccetera.

Il banco libri della grande distribuzione organizzata (comprende in questa prima fase di elaborazione, cartolibreria ed edicola) – canali e punti vendita con grandi potenzialità di intercettare un pubblico di deboli e occasionali lettori – segue con il 25% delle indicazioni.


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