Baia di Riaci a Santa Domenica di Ricadi (Vibo Valentia)
5 agosto 2017
Baia di Riaci a Santa Domenica di Ricadi (Vibo Valentia)

News

Amici della Terra: confermato il generale miglioramento della salute dei mari calabresi


Nei primi tre mesi dell’attuale stagione balneare i dati più significativi sullo stato di salute dei mari evidenziano una condizione di perfetta salute su quasi tutta la costa Jonica e parte della Tirrenica, e il permanere di una condizione non buona caratterizzata dall’alternarsi di giorni di mare sporco e giorni di mare pulito su varie aree del Tirreno centro-settentrionale.

Il quadro complessivo emerge dai dati rilevati dall’Agenzia regionale per l’Ambiente preposta al monitoraggio ufficiale delle aree adibite alla balneazione, dalle principali Associazioni Ambientaliste nazionali e sui social, ed evidenzia inoltre un generale miglioramento rispetto al passato.

Tra i vari dati emersi, non può essere sottovalutato che il primo maggio giorno di apertura della stagione balneare, i dati delle analisi e classificazioni ufficiali delle acque di balneazione fatte dall’Arpacal e pubblicate il 13 marzo con Decreto n.2666 del Settore 7 sul sito web della Regione mostrano il prevalere di un eccellente stato di salute sia del Tirreno che dello Jonio calabrese.

L’Arpacal ha certificato la qualità eccellente delle acque marine in corrispondenza di più 600 chilometri di costa calabrese, ben oltre il 90 per cento dei circa 670 chilometri di costa adibita alla balneazione.

Prelievi, analisi e classificazioni effettuate dall’Arpacal documentano solo in corrispondenza di 21 aree acque inquinate e classificate di qualità scarsa che rappresentano meno del 2 per cento di tutte le aree adibite alla balneazione in Calabria.

Questi siti classificati con acque di qualità scarsa e con divieto temporaneo di balneazione riguardano: 13 tratti della provincia di Reggio Calabria, 5 tratti della provincia di Cosenza, 2 tratti della provincia Vibo Valentia e un tratto della provincia di Crotone. E corrispondono, ai siti oggetto di una recentissima interrogazione al Parlamento europeo.

Gli stessi dati forniti dall’Arpacal evidenziano serie criticità in particolare nella città di Reggio Calabria dove lunghi tratti di spiaggia sono vietati alla balneazione. Criticità riportate nel rapporto dell’Agenzia europea dell’Ambiente e anche nel sito del Ministero della Salute che dopo un mese e mezzo dall’apertura della stagione balneare per le aree adibite alla balneazione nelle quattro città capoluogo di provincia evidenziava:
A Catanzaro 8 aree di balneazione denominate: Bellino, Capitaneria di Porto, Case U.N.R.A., Palace Hotel, Palazzo Bianco, Ristorante Porto, Tibi Dabo, 200 MT a Nord F. Alli tutte balneabili.

A Crotone una sola area denominata a 500 MT a Sud Fiume Neto temporaneamente vietata per inquinamento e le altre 19 aree di balneazione tutte balneabili.

A Vibo valentia 8 aree di balneazione denominate Fosso Industriale Porto Salvo, Lido La Capannina, Lido La Marinella, Lido la Vela, Lido Proserpina, Pennello e 200 MT a DX t. Trainiti tutte balneabili.

A Reggio Calabria 25 aree destinate alla balneazione con 11 aree non balneabili per inquinamento e denominate: Pellaro Lume, Lido Comunale Zerbi, Circolo Nautico, Lido Comunale Pontile N, Circolo Velico, Gallico Limoneto, Lido Comunale Pontile S, Pentimele, 500 M a N Torr. Annunziata, Catona – Bar Reitano e Gallico-Lido Mimmo.

Per tutto il mese di maggio questo quadro generale, nonostante alcune variazioni in peggio e/o in meglio sia sul Tirreno che sullo Jonio, non è cambiato in base ai risultati ufficiali del monitoraggio eseguito dall’Arpacal.

Anche segnalazioni e foto di mare sporco inviate a giornali e social sono state di molto inferiori a quelli della stagione balneare precedente.
Nel mese di Giugno le risultanze delle analisi Arpacal confermano nel complesso la situazione del mese precedente e si rileva anche la riduzione delle immagini e segnalazioni di mare sporco sui social.

Gli stessi dati del monitoraggio Arpacal, inoltre, assieme agli altri aspetti e specificità del patrimonio costiero della Regione, sono delineati nelle anticipazioni del Rapporto sullo Stato di salute dei Mari degli Amici della Terra.

Anche nel mese di luglio le analisi dell’Arpacal, a parte qualche limitato caso, confermano il quadro d’inizio stagione e un complessivo miglioramento.
Il miglioramento della condizione dei mari emerge anche dai dati rilevati da Goletta Verde in Calabria nello stesso mese di Luglio. In base alle analisi effettuate da Goletta Verde è emersa la diminuzione rispetto alla passata stagione balneare dei punti fortemente inquinati rilevati sulle spiagge calabresi. In pratica nei giorni scorsi su 24 punti esaminati da Goletta Verde, sono stati rilevati solo 9 punti fortemente inquinati mentre lo scorso anno sempre su 24 punti monitorati ne risultavano 18, il doppio.

Sul significato e rilevanza di questa diminuzione va considerato che i punti di prelievo e analisi di Goletta Verde avvengono solo in alcune delle aree non adibite alla balneazione e con divieto permanente di balneazione per inquinamento.

E quindi il dato più rilevante è che in 15 punti non adibiti alla balneazione in corrispondenza delle foci con divieto permanente di balneazione Goletta Verde ha rilevato che l’acqua marina è idonea alla balneazione secondo la normativa vigente.

Particolarmente significativo è il prelievo effettuato dai tecnici di Goletta Verde alla foce del Fiume Crati a Cassano allo Jonio e che ha fornito parametri che rientrano nei limiti di legge per la balneazione anche se per un soffio.

Un dato non da poco se si considera che si tratta del più grande e importante corso d’acqua della regione e che ovunque nel Belpaese in corrispondenza delle foci dei fiumi esiste il divieto permanente per inquinamento.

Alla rilevanza di questi dati è da aggiungere anche il fatto che i punti fortemente inquinati rilevati in Calabria sono di meno, ad esempio, di quelli rilevati dalla stessa Goletta Verde nella regione Liguria che ha molto meno della metà delle spiagge della Calabria. D’altra parte è da considerare che Goletta Verde rileva a campione solo alcune delle tante criticità e aree con mare inquinato.
Mario Pileggi
Geologo, Consiglio Nazionale Amici della Terra


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