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14 novembre 2024

News

Approvato il DDL 1053 al Senato: una «Giornata in memoria delle Vittime del Dovere», ma insufficienti le tutele concrete per le famiglie


L’Associazione Vittime del Dovere da tempo ha intavolato serrati confronti con Ministero dell’Interno, Ministero della Difesa, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero del Lavoro, Ministero dell’Istruzione e del Merito e Dipartimento della Funzione Pubblica ai fini delle necessarie quantificazioni economiche, per ottenere la completa equiparazione tra Vittime e anche per rendere fruibili e accessibili le tutele già approvate da decenni.

Nonostante le richieste costanti di revisione normativa e gli emendamenti proposti nelle annuali Leggi di Bilancio e in tutte le proposte di legge attinenti per argomento, abbiamo domandato, al fine di superare le ormai consuete limitazioni di spesa opposte o le bizantine argomentazioni ostative ad ogni piè sospinto, l’individuazione di un disegno di legge che potesse essere contenitore effettivo di provvedimenti decisivi a favore delle Vittime. Il Senato della Repubblica, in data 11 novembre 2024, ha approvato in prima lettura il DDL 1053, concernente ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Di tale atto normativo si accoglie con grande apprezzamento la disposizione che introduce la Giornata Nazionale in memoria delle Vittime del Dovere, un riconoscimento istituzionale atteso e lungamente auspicato e proposto dalle nostre famiglie. Di fondamentale importanza per mantenere viva la memoria di coloro che hanno sacrificato la vita per il Paese.

Nonostante l’occasione lieta è importante sensibilizzare il Governo affinchè la giornata sia istituita il 2 giugno, come da anni richiesto in varie proposte di legge durante le ultime legislature. Questa data rappresenta il simbolo dell’unità, della Repubblica e della democrazia, pertanto, il sacrificio delle Vittime del Dovere è l’espressione più alta e nobile dei valori che fondano la nostra Patria. L’Associazione Vittime del Dovere, in vista della seconda lettura alla Camera dei Deputati e successive determinazioni del Consiglio dei Ministri in materia, promuoverà questa formula in tutte le sedi necessarie.

 

 

 

 

 

Insufficienza delle misure concrete per le famiglie delle Vittime del Dovere

 

Nonostante l’importanza della commemorazione istituzionale, non possiamo che esprimere grande amarezza per l’assenza di adeguate misure sociali ed economiche a favore delle Vittime e delle loro famiglie come da sempre richieste.

L’Associazione sottolinea come nei numerosi interventi invocati, peraltro formulati, riformulati e riadattati ai fondi disponibili, rientravano varie e diversificate misure che non hanno ottenuto spazio e che permetterebbero oltretutto un risparmio notevole di spesa pubblica. È infatti da tenere presente il dato relativo ai costi sostenuti dallo Stato nel momento in cui, non attuando molti interventi sui quali la giurisprudenza si è già ampiamente espressa in favore delle vittime e dei loro familiari, genera una massa di contenzioso rilevantissima.  Le cause, appunto in forza della ormai consolidata giurisprudenza in molti ambiti, vengono quasi regolarmente vinte in giudizio dalle nostre famiglie, con la giusta conseguenza che le spese processuali ricadono sulla Stato il quale, oltre a dover riconoscere i trattamenti e a onorare le spese processuali, viene sovente obbligato a risarcire i danni per il mancato riconoscimento tempestivo.

La somma di queste condotte evidenzia, a nostro giudizio, una scarsa attenzione verso le fondate ragioni che muovono le istanze delle Vittime del Dovere, al punto da insistere nel respingimento nonostante il conseguente sperpero di denaro pubblico.

 

Spiace oltremodo notare che proprio due istanze in particolare, malgrado le premesse ottimali, i pochi fondi necessari e le richieste avanzate a più riprese nel corso degli anni, non siano state ascoltate e approvate.

 

In particolare, le borse di studio destinate alle Vittime del Dovere, terrorismo e criminalità organizzata ogni anno vedono molti giovani che, pur essendo ammessi nelle graduatorie, non ricevono il sostegno previsto poiché i fondi si esauriscono rapidamente. La nostra richiesta di incrementare le risorse di almeno un milione di euro per garantire una copertura adeguata resta inascoltata, mentre tante famiglie sono costrette a far fronte a sacrifici ulteriori per sostenere il diritto allo studio dei loro figli. Vista anche la grande modestia delle risorse prospettate per coprire interamente questa esigenza degli orfani, risultano veramente incomprensibili le ragioni per le quali non si riesca ad ottenere alcun progresso.

 

Stessa amarezza per il mancato intervento in tema di collocamento mirato. In questo caso, se possibile, è ancora meno chiara la ratio che impedisce una vera attuazione, visto l’impatto economico e di spesa nullo. Nonostante la legge preveda l’inserimento mirato nel mondo del lavoro per i familiari delle vittime, osserviamo da anni una grave carenza nell’applicazione.

 

Un ringraziamento ai parlamentari che hanno dato voce alla nostra causa

 

Durante la discussione in Senato, diversi parlamentari hanno evidenziato questi aspetti, sottolineando quanto sia incoerente riconoscere simbolicamente le Vittime del Dovere con la giornata di ricordo, senza prevedere tutele e benefici concreti per i loro familiari. L’Associazione ringrazia quei rappresentanti che hanno sostenuto le nostre istanze e denunciato pubblicamente questa dissonanza tra il gesto commemorativo e la mancanza di azioni tangibili. Come Associazione, ci sentiamo grati per il supporto dimostrato negli anni da molti livelli Istituzionali e oggi estendiamo quella gratitudine a chi ha ricordato l’importanza di un riconoscimento che non si limiti alla memoria, ma che sia accompagnato da interventi concreti e permanenti. Con il solo ed esclusivo intento di conservare il ricordo dei nostri cari, di portarne avanti gli ideali e di restituire un impatto sociale positivo in termini di educazione alla cittadinanza e alla legalità, l’Associazione Vittime del Dovere insisterà presso tutto l’apparato Istituzionale competente, affinché vi sia finalmente un deciso accoglimento di istanze che ormai anche alcuni singoli rappresentanti delle Istituzioni stesse hanno fatto proprie. Lo faremo, come sempre, apartiticamente e orgogliosi dell’eredità morale che abbiamo, nostro malgrado, ricevuto.

 

Appello al Parlamento e al Governo

 

Nel ribadire l’importanza di questa Giornata Nazionale, chiediamo nuovamente al Parlamento e al Governo di considerare questa causa come una priorità. Su queste fondamenta, di famiglie che hanno trasformato un dolore indicibile in qualcosa al servizio di tutti, si possono costruire forti embrioni di società sana, che interiorizza sempre più il valore della legalità e partecipa all’azione dello Stato. Riteniamo che sia un atto di giustizia garantire il sostegno alle famiglie delle Vittime, riconoscendo così il sacrificio di chi ha perso la vita in servizio.

La nostra Associazione continuerà a vigilare sull’iter parlamentare di questo disegno di legge, che attende di essere eventualmente discusso alla Camera, tenendo attive le sue consuete interlocuzioni con tutti gli Uffici Legislativi competenti.

Con questo comunicato rinnoviamo la nostra volontà di confronto con le Istituzioni, pronti a collaborare per individuare soluzioni che permettano una vera equità e giustizia sociale nei confronti delle Vittime del Dovere e dei loro familiari.

 


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