Si è svolta a Lamezia, nell’antico Chiostro di San Domenico, la 5° edizione del Premio Internazionale d’arte “Arte Senza Confini”. Tra i 24 artisti che hanno partecipato a questa edizione del Premio si è aggiudicata ex aequo il Primo Premio Scultura l’artista lametina Maria Luisa Scaldaferri, in arte Stone Angel, con l’opera Maternità Rosa. 

Maria Luisa Scaldaferri, l’originale Stone Angel che crea le sue sculture con le pietre che raccoglie in giro, è nata nel 1961, vive e lavora a Lamezia Terme dove risiede. Dopo un brillante corso di studi in lingue, si è dedicata all’insegnamento nelle scuole superiori. L’arte l’appassiona sin da piccola, “I piccoli lavori manuali dai quali da bambina traevo grande soddisfazione, sebbene fossero “piccole cose”, mi hanno fatto comprendere quanto fosse bello il passaggio tra ciò che la mente immaginava e la sua realizzazione”. Continua a dipingere e disegnare ma ritorna all’arte in maniera concreta da adulta con la scoperta del mondo delle pietre, e l’esigenza di creare qualcosa di “perfetto”,  “sentivo di non potermi più accontentare  di qualcosa di estemporaneo, da realizzare frettolosamente, ora avevo l’esigenza di un impegno vero e proprio”. Così sono iniziate in Italia e all’estero le mostre, la prima nel 2002, poi innumerevoli altre, la pubblicazione del libro Il concreto e l’ astratto: semplici pietre di mare, e svariati premi fino a quest’ultimo “ARTE SENZA CONFINI”.

 Commento critico: Le pietre di Maria Luisa Scaldaferri

«La pietra, da sempre supporto o materia prima per le più svariate realizzazioni artistiche, essa è stata dall’uomo scalfita, dipinta, levigata, smussata, scolpita, eretta in blocchi, incastonata, intagliata…sembrerebbe non esistano più altre forme con cui esprimersi attraverso la pietra. E forse è davvero così. Forse la pietra è stanca, dopo secoli, di essere voce dell’uomo. Forse oggi vorrebbe far sentire, attraverso l’uomo, la propria voce.

Questa, probabilmente, la più grande intuizione della nostra Artista. In mezzo ad una società che escogita tutti i mezzi per imporre la propria spesso presuntuosa, ridondante, tuonante parola, Maria Luisa Scaldaferri -in arte “Stone.Angel”- vuole invece umilmente ascoltare quanto il Creato, silenziosamente, ha da dire. E lo fa lasciando intatta la pietra, solo donandole la giusta angolazione, o accostandola  ad  una “pietra compagna”, per aiutarla a  mostrare la propria immagine, a parlare con la propria voce.

Lo spirito dell’Artista, che coniuga la bellezza della semplicità ad abissali profondità emotive, è infatti capace di scovare, all’interno di quelle che si presentano come semplici pietre di mare, la voce misteriosa di una natura che vuole parlare di sé, e che non vuole farlo (come talvolta accade agli uomini) per  sterile autoreferenzialità, ma per manifestare il Divino che la impronta, per ricordare a quegli uomini la vera essenza delle cose: una essenza che l’eterno cullare delle onde ha impresso nelle sagge pietre, levigate dai segni delle epoche, umili discenti del mistero della Storia. L’arte di Maria Luisa diviene dunque un’occasione per riappropriarsi di una dimensione fin troppo trascurata ed oggi quanto mai necessaria: la dimensione contemplativa».

I vincitori di ARTE SENZA CONFINI 2023 

Primo Premio sezione Pittura all’artista Mario Perrotta di Paola con l’opera “Campo di Papaveri”. Ex aequo Primo Premio assegnato all’Artista Carmen Guarino di Lamezia Terme con l’Opera Tare Metali. Nella sezione Scultura Primo Premio Scultura all’artista Sirio di Reggio Calabria con l’opera La Dama Bianca. Ex aequo Primo Premio Scultura all’artista M Luisa Scaldaferri in arte Stone Angel di Lamezia Terme con l’opera Maternità Rosa. Sezione Tecnica Mista Primo Premio all’artista Creazioni Carmen dalla Lombardia con l’opera I Mori. Sezione Poesia Primo Premio all’artista Emilio Ciombo Arlia da Cosenza con la Poesia dedicata A Mashia Amini. Sezione Fotografia Primo Premio all’Artista Enrico Quadrone dalla Toscana con l’opera Pesce Pagliaccio (Maldive).

Anche in questa edizione la giuria composta dal presidente Giorgio Gregorio Grasso, storico e critico d’Ellarte, Franco Cimino, docente Accademia alle Belle Arti di Catanzaro, Nuccio Schepis scultore e restauratore dei Bronzi di Riace di Reggio Calabria, Raffaella Grassi, presidente dell’Accademia Internazionale d’Arte, Alfonso Grassi di Salerno, maestro Maurizio Carnevali e Giovanna Capraro ideatrice e curatrice dell’evento. “Abbiamo trovato difficoltà nello scegliere le opere da premiare visto l’alto livello artistico degli artisti presenti” così afferma il critico d’Arte Giorgio Gregorio Grasso.

Ventiquattro sono stati gli artisti partecipanti, provenienti da 7 regioni d’Italia (Lombardia, Marche Friuli Venezia Giulia, Toscana, Campania, Sicilia e Calabria): Alfredo Campagna, Raffaella Polifroni, Alessandra Calabrò, Carmen Guarino, Mario Perrotta, Carmen Frisina, Mirko Roncelli, Domenico Virdò, Domenico Papalia, Creazioni Carmen, Sandra Marzorati, Mariamichela Palaia, Art Epifania Maria Patrizia, MariaTeresa Canalella, Emilio Ciombo Arlia, Svitlana Maryni RA, Lyudmyla Peretyatko, Achille D’Onofrio, Elvira Sirio, Franco Pascali, Enrico Quadrone, Manuel Rochira, M Luisa Scaldaferri (Stone. Angel), Regina Loredana Pozzo. Sessanta le opere esposte in mostra.

La mostra inauguratasi l’1 luglio alle 18 presso il Complesso Monumentale  di San Domenico nell’antico Chiostro Caffè Letterario Piazzetta San Domenico a Lamezia, resterà aperta al pubblico fino al 12 luglio.