ascensore bellavista
23 novembre 2016

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Ascensore di Bellavista. Il Comune tace, i dubbi del Movimento «Catanzaronelcuore» restano


Avendo appreso dell’imminente collaudo dell’ascensore di Bellavista, con sdegnato fastidio dobbiamo trarre la conclusione che i lavori abbiano continuato il loro discutibile iter senza che l’Amministrazione comunale si sia minimamente degnata di voler fornire chiarimenti in merito ai tanti dubbi sollevati dal nostro Movimento e da tante altre anime della comunità cittadina sensibili al decoro urbano e al rispetto dell’habitat storico-culturale del capoluogo.

Evidentemente tali sensibilità non albergano all’interno di Palazzo De Nobili, anzi crediamo a ragione che siano completamente assenti se è vero che da mesi chiediamo un chiarimento senza ricevere riscontro di alcun genere. Neppure formale, quanto meno per non apparire maleducati, arroganti e ignoranti!

Eppure, la stessa Soprintendenza al Paesaggio da noi direttamente contattata la scorsa estate, aveva invitato il Comune di Catanzaro, con protocollo n. 658/E del 27 luglio scorso, a voler fornire notizie in merito, giacché ai più sembra davvero scandaloso, sotto il profilo urbanistico, che i lavori di detto manufatto siano sopraelevati rispetto al piano di strada della balconata di Bellavista.

È sempre utile rammentare che un simile obbrobrioso progetto fu già bloccato nel 2008, proprio dal nostro Movimento, in quanto il torrino costituiva una brusca e volgare interruzione della visuale, soprattutto per chi si avvicina a Bellavista scendendo dal Corso Mazzini. Un vero e proprio schiaffo all’ambiente urbano e storico della città.

Più volte nel corso degli anni, specie all’indomani del provvidenziale blocco con relativo abbattimento del torrino realizzato nel 2008, si davano rassicurazioni circa soluzioni migliori e adeguate alla mobilità. Soluzioni già messe in pratica in altre città e che spaziano dai tappeti mobili interrati fino agli ascensori propriamente detti, posizionati e organizzati senza costituire intralcio alcuno.

Evidentemente nessuna mente brillante di questa città, sia essa appartenente alla sfera politica sia a quella imprenditoriale del settore costruzioni, ha saputo o voluto cercare la soluzione consona ad un centro storico.

Ma, a dirla tutta, anche la Soprintendenza di Cosenza deve aver vigilato poco o male se il risultato è quello che appare ai nostri occhi.

Noi ribadiamo la nostra contrarietà e denunciamo uno scempio che si sta perpetrando ai danni della città con ripetute azioni che ne colpiscono la storia, la cultura e financo le bellezze paesaggistiche.

Alla luce di tutto questo, riteniamo purtroppo che il passaggio obbligato sia quello di denunciare il tutto agli organi competenti superiori, quindi certamente al Ministero dei Beni Culturali ma anche alla Procura della Repubblica di Catanzaro. Non possiamo lasciare la nostra città in mano ad incompetenze, arroganza e ignoranza di tal fatta.
Movimento Civico Indipendente «Catanzaronelcuore»


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