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4 dicembre 2017

News

ASP calabresi diffidate ad effettuare nuovi concorsi per psicologi prima di una seria ricognizione del personale


E’ comune buona norma in ogni Azienda, privata o pubblica, effettuare un’adeguata ricognizione del personale già presente, ancor prima di pensare ad ogni nuova assunzione.

In ogni sana gestione è doveroso, oltreché economicamente rilevante, tutelare e valorizzare al meglio le risorse umane e professionali già esistenti, soprattutto se dotate di competenze complesse e specifiche.

Sembrerebbe invece che in alcune ASP calabresi si stiano avviando, in fretta ed in tempi pre-elettorali, procedure per l’assunzione di nuovi psicologi senza che sia stata preventivamente effettuata una ricognizione degli psicologi già presenti in Azienda, né la programmazione del fabbisogno.

In particolare, poi, le ASP sono state diffidate a risolvere, responsabilmente ed in via prioritaria, il noto problema degli 80 psicologi dipendenti a tutti gli effetti delle Azienda sanitarie e trasferiti giuridicamente nel 2008 dalla Regione (in realtà, già prima funzionalmente assegnati).

Non fantasmi, ma psicologi in carne ed ossa a tempo indeterminato che, dopo anni, non sono stati ancora inseriti dalle ASP nelle piante organiche per come dovuto, e che potrebbero essere danneggiati da un non ponderato incremento d’organico per lo svolgimento delle stesse mansioni, già da loro espletate, e nel servizio ove già lavorano.

Psicologi con esperienza e competenze specifiche quasi trentennale, attivamente impegnati, con autonomia professionale e relativa responsabilità, a portare avanti quotidianamente, negli ospedali e nel territorio, diversi servizi psicologici delle ASP particolarmente importanti per i soggetti più fragili: Neuropsichiatria infantile, Neuropsicologia, Psichiatria, Oncologia, CSM, Consultori.

Da più parti viene ritenuta giusta e morale, non più rinviabile, la normalizzazione di una situazione lavorativa per la quale è stato avviato un tavolo di lavoro presso la Cittadella Regionale, da riconvocare al più presto, ed a cui le cinque ASP calabresi hanno già indicato in quale servizio gli 80 psicologi siano stati impegnati, la retribuzione percepita e quella che in realtà dovrebbero percepire…

Caso unico in Italia, ai suddetti 80 psicologi a tempo indeterminato, per dispositivi non integrati di precedenti amministrazioni regionali, concorso regionale bandito e non espletato, omissioni delle ASP ma anche mancato dialogo tra Enti, non viene, inoltre, riconosciuto il ruolo svolto né una giusta certificazione di servizio, né applicato il CCNL Sanità specifico per il personale sanitario laureato non medico (psicologi, biologi, chimici, fisici) riconosciuto anche agli psicologi a tempo determinato o incaricati senza concorso, professionisti del servizio pubblico discriminati nella professionalità e nella retribuzione aldilà di ogni diritto costituzionale.
Un gruppo di Psicologi Ex-Equipe in servizio presso le ASP calabresi


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