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9 dicembre 2023

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Aspettando Natale: l’antica leggenda dell’agrifoglio


Era d’inverno e il bosco silenzioso: tutti gli uccellini erano partiti per i paesi caldi, tranne uno.
Era un piccolo passerotto il quale aveva sentito dire da alcuni umani che sarebbe nato il Salvatore e aveva deciso di attenderne la nascita, a tutti i costi.

Presto arrivò la brutta stagione e l’uccellino, solo e stremato dal freddo e dalla fame, si rifugiò tra i rami dell’unico cespuglio rimasto che presto avrebbe perso le sue foglie.

L’uccellino era triste e preoccupato, alla prima bufera di vento sarebbe morto e non avrebbe mai visto Gesù e le sue meraviglie ma cercava di resistere.

Finalmente una notte apparve la stella cometa, era la notte di Natale! Nel buio e nel vento gelido il piccolo spiccò il volo e, arrivato alla grotta insieme a pastori e zampognari, si posò felice sulla mangiatoia dove c’era Gesù Bambino dormiente.

L’uccellino rimase lì ad adorarlo per un po’ di tempo, poi si guardò intorno e vide che tutti avevano portato doni. Lui invece non aveva nulla da regalargli, e in preda alla tristezza decise di andarsene.

All’improvviso il Bambinello, che aveva sentito battere il suo piccolo cuore buono, aprì gli occhi, allungò la manina e, sfiorandolo, gli disse: «Rimani ancora un po’, dirò ad un angelo di andare al tuo nido per ordinare alla pianta che ti da rifugio di non perdere più le sue foglie, in modo che tu stia al caldo e al sicuro fino alla primavera».

L’angelo obbedì e da allora la pianta ebbe sempre le sue belle foglie verdi. In più la creatura celeste le donò spine, per proteggere l’uccellino, e tante bellissime bacche rosse, simbolo della gioia e dell’amore che l’avevano distinta da tutte le altre piante: così nacque l’agrifoglio.

L’agrifoglio da sempre è l’emblema dell’inverno e simbolo di amore e fortuna. Già per i Celti era una pianta sacra, in celtico agrifoglio significa fuoco e ferro , e veniva usato per difendersi dai nemici e dagli spiriti maligni.

Anche per gli antichi Romani l’agrifoglio era sacro a Saturno e, come portafortuna durante le feste dei Saturnali, appendevano dei ramoscelli di agrifoglio sulle porte.

Successivamente anche i Cristiani ne fecero un simbolo, associando le bacche rosse al sangue di Cristo, e le foglie alla corona di spine indossata da Gesù durante la Passione.

Annamaria Persico (pubblicato il 22 dicembre 2017)


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