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7 settembre 2019

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BASTA VITTIME SULLA 106: «L’INCIDENTE PIÙ GRAVE È STATO TONINELLI»


Ognuno di noi ha le proprie idee politiche che, ovviamente, concorrono nella formazione di un giudizio. I problemi nascono quando le idee politiche sono così forti da non tener conto dei dati oggettivi. Sull’ex Ministro Toninelli il dato oggettivo è rappresentato da una pagina intera che “Il Sole 24 Ore” gli ha dedicato l’1 settembre 2019 in cui si evince il disastro conclamato che in soli 15 mesi è riuscito a concretizzare quest’uomo.

Una validissima idea per sintetizzare il suo operato, a tutti noi, può offrirla una massima di Ennio Flaiano: “Oggi il cretino è pieno di idee”. Tuttavia, ancora di più, possono aiutarci i numeri che, non solo nel Paese, ma soprattutto nella nostra amata Calabria e, quindi, anche sulla strada Statale 106, purtroppo parlano chiaro…

77 opere pubbliche bloccate. 38 miliardi di euro di investimenti bloccati. Il Megalotto 3, un investimento di 1,3 miliardi di euro che avrebbe collegato Sibari a Roseto Capo Spulico garantendo sicurezza stradale e sviluppo in Calabria, praticamente alienato e persino scomparso dalla mappa delle grandi opere pubbliche nonostante, tra le 28 opere complessive, era l’unica prevista al Sud.

Non risulta, inoltre, che ad oggi l’ex Ministro Toninelli abbia risposto al Presidente della Giunta della Regione Calabria Mario Oliverio (oggi suo alleato….), e neanche al Sindaco della Città di Corigliano Rossano Flavio Stasi per informarli del crono programma che definisce l’avvio dei lavori, nonostante queste due istituzioni l’hanno richiesto formalmente impegnate, rispettivamente, dal Consiglio Regionale a giugno e dal Consiglio Comunale della terza città della Calabria a luglio scorso.

Eppure il Ministro Toninelli – come ho avuto modo di dire in modo duro in un mio recente video che sui social ha ottenuto oltre 100.000 visualizzazioni – in Calabria “qualcosa di buono” l’ha fatta: una serie di passerelle dove ha promesso tutto ed il contrario di tutto senza alcuna vergogna davanti ad una stampa regionale – questa volta bisogna dirlo – davvero incapace di incalzarlo con domande stringenti rispetto a tutta una serie di castronerie che ha avuto modo di dire pur essendo tutte, nessuna esclusa, preliminarmente smentite dai comunicati dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

Così oggi ci ritroviamo senza più il peggior Ministro delle Infrastrutture della storia repubblicana.
Però il danno è fatto. Ora chi ripara…?

Megalotto 3 bloccato e, come se non bastasse, rischia di essere commissariato nonostante abbiamo già un progetto ormai definitivamente approvato dopo 20 anni di burocrazia, abbiamo il finanziamento ed abbiamo tutte le approvazioni possibili. Per cui non si capisce l’esigenza di un commissario se non per la necessità di eliminare un’opera che già oggi è pronta per essere avviata.

A questo occorre aggiungere che sotto la gestione fallimentare del Ministro Toninelli sono state aggiudicate le progettazioni per la realizzazione di un opera inutile e dannosa da Sibari fino a Crotone: la realizzazione di una “nuova” strada Statale 106 sempre a due corsie per 772,5 milioni di euro…

Sulla Crotone – Catanzaro l’unico grande risultato è stato quello di mettere in bilancio 14 milioni di euro circa per realizzare uno studio necessario alla realizzazione del progetto preliminare da mandare in gara per l’aggiudicazione (significa che semmai un Governo dovesse decidere di finanziare l’opera serviranno altri 20 anni altrimenti resterà un progetto preliminare chiuso nel cassetto come peraltro, non dimentichiamo, è già successo per i preliminari dei Megalotti 9 e 8).

Tranne questi 14 milioni di euro il fallimentare Ministro Toninelli sulla S.S.106 in Calabria non ha messo neanche un centesimo di euro per riparare anche solo una buca.

In pratica è stato, senza alcuna ombra di dubbio, l’incidente più grave che si sia verificato nella storia sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”. Perché è chiaro che queste scelte avranno delle conseguenze sui cittadini automobilisti che percorreranno la strada Statale 106 in Calabria.

Così si chiude finalmente la parabola di un Ministro che doveva determinare il grande cambiamento dopo 70 anni di vecchia politica in cui destra e sinistra hanno rubato, hanno corrotto e non hanno fatto niente. Peccato che Toninelli sia stato capace solo di determinare un grande cambiamento: non riuscire a fare niente di niente e, ancora peggio, mettere in discussione e bloccare quello che altri, prima di lui, erano riusciti a fare in 20 anni.

Per questa ragione occorre essere felici della fine di questo tragicomico Ministro Toninelli, un tragico incidente, che lascia sull’asfalto della “strada della morte” tante vittime ed altrettanti feriti: siamo noi, noi tutti. I cittadini calabresi che, per inciso, lo hanno pagato per risolverli i problemi e non per crearne di nuovi e peggiori…

Addio Ministro, e che Dio ci aiuti a risolvere tutti i danni che ha creato!
Fabio Pugliese
presidente Associazione Basta Vittime sulla Statale 106


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