“Siamo ancora insieme. Siamo ancora vivi. Mi dispiace che Silvio non possa vedere la festa di popolo del suo funerale che lo corona Presidente della Repubblica“. Così il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi su Instagram subito dopo i funerali del fondatore di Forza Italia ed ex premier Silvio Berlusconi. Il critico d’arte, ai giornalisti che lo hanno intercettato davanti al Duomo di Milano dove si sono svolti i funerali di Berlusconi, ha ricordato che il Cavaliere “ha tenuto insieme quella quantità di elettori che non avevano più nessuna casa e ha determinato il risultato che oggi porta ad avere la Meloni presidente del Consiglio, cioè due blocchi come in America. Ha portato in campo Saverio Vertone, Pera, Pannella, Taradash, Martino, Coletti, personalità straordinarie per una politica non di professionisti ma di persone che avevano idee utili per la nazione”.
Sul futuro di Forza Italia, Sgarbi spiega: “Sarà difficile capirlo: Forza Italia è il partito di una persona, quella persona non c’è più e i suoi eredi non sono stati indicati da lui. Gli eredi del suo partito sono figure spesso talmente dipendenti da lui da non essere indipendenti. Occorrerà creare una forza nuova, anche se la parola è inquietante, che tenga insieme quello che ha fatto Forza Italia come una fondazione agli ideali di Berlusconi e poi creando un’area alla Macron che sia una specie di cuscinetto tra sinistra e destra, il centro potrebbe rinascere così”. “Lo vedremo alle Europee, ma io suggerirei a Fi di presentarsi con un altro simbolo e non con quello attuale”, aggiunge il sottosegretario.
“Se è stato proclamato il lutto nazionale è perché muore sicuramente un padre della Patria, controverso ma uno dei padri ricostituenti nel senso che è stata cambiata la Costituzione da lui. Non c’è l’elezione diretta del premier eppure il voto a Berlusconi o il voto alla Meloni è un voto ad personam, lo prendono loro come se ci fosse l’elezione diretta. Ha creato una politica nuova”, conclude Sgarbi.