“C’è un impazzimento collettivo”. Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, commenta così la decisione di proclamare il lutto nazionale per la morte di Silvio Berlusconi. “Ci sono 7 giorni di lutto parlamentare in cui si è deciso di sospendere le votazioni, non è successo nemmeno quando è stato ucciso Aldo Moro”, dice Travaglio a Otto e mezzo.
Fonti della Camera in realtà precisano che, come condiviso all’unanimità dall’odierna Conferenza dei Capigruppo, i lavori parlamentari alla Camera dei deputati riprenderanno nella giornata di giovedì 15 giugno, alle ore 12, con la discussione generale delle mozioni concernenti iniziative a favore dell’adeguatezza dei trattamenti previdenziali con particolare riferimento alle pensioni minime. Nella giornata di venerdì 16, inoltre, alle 9:30 è in programma lo svolgimento di interpellanze urgenti. L’attività delle Commissioni riprenderà nella giornata di giovedì 15 giugno.
Travaglio stigmatizza le “processioni televisive incessanti in cui si cancella la storia. Il lutto nazionale si proclama per persone in cui tutti gli italiani si identificano. Berlusconi ha spaccato volutamente l’Italia, ha insultato i magistrati, non ha riconosciuto le leggi. Di cosa stiamo parlando? E’ qualcosa che appartiene alla psichiatria”. “Ho fatto il coccodrillo del Caimano e l’ho fatto scrivere a lui: è fatto tutto con citazioni di Berlusconi. Una sola delle cose che ha fatto avrebbe segnato la fine di un leader in un altro paese”, afferma ancora.