La madre: “Ho detto ai carabinieri chi può averla presa”
“Ho detto ai carabinieri chi può averla presa”. Così ha risposto ai giornalisti Kathrina, la mamma di Kata. “Non si è mai allontanata da sola – ha aggiunto – Per me qualcuno me l’ha presa e portata via, l’ho detto ai carabinieri”.
Parlando con i cronisti, la madre ha detto anche: “Ho ricevuto una chiamata da un numero sconosciuto, mi ha detto di avere mia figlia” Un’amica della bambina scomparsa, secondo quanto è stato riferito da una conoscente di Kathrina, avrebbe raccontato di aver visto degli sconosciuti, donne e uomini, prendere Kataleya, cambiarle abiti e portarla via. Le testimonianze sono al vaglio degli investigatori dei carabinieri che stanno conducendo le indagini.
Le indagini
“Le indagini sono a 360 gradi. Non abbiamo nessun elemento al momento che ci fa propendere per una pista piuttosto che per un’altra. Tutte le ipotesi sono aperte, compresa quella del rapimento da parte di adulti o l’allontanamento”, ha detto il generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze, facendo il punto dell’inchiesta con i giornalisti.
“Nello stabile sono state effettuate due perquisizioni, una la scorsa notte e una stamani ma non ci sono tracce della bambina. La piccola sarebbe scomparsa attorno alle 15 e la madre è tornata dal lavoro verso le 15.15 non trovandola più”, ha spiegato il generale Vitagliano. A fine mattina, dopo ore estenuanti di attesa e vane ricerche, la madre della bimba, Kathrina, ha avuto un lieve malore ed è stata soccorsa. “Più passa il tempo e più ho paura che qualcuno me l’abbia portata via, non so cosa pensare. Aiutatemi a ritrovarla”, sono state le parole pronunciate più volte dalla giovane donna. A sostegno della madre, il Comune ha messo a disposizione una psicologa.
Cosa è accaduto
La piccola Kata, secondo il racconto della madre Caterina, era affidata a un adulto “che si è distratto un attimo e quando l’ha cercata non c’era più. E’ stata vista l’ultima volta intorno alle 15:15. Da allora sembra davvero sparita nel nulla”, ha detto il generale Gabriele Vitagliano alle telecamere del programma di Rai 3 “Chi l’ha visto?”
La madre per andare a lavorare aveva affidato la figlia allo zio: quando la donna è tornata nell’ex albergo occupato, Kata non c’era più in cortile a giocare con gli altri bambini.
Prima delle 15.15 la bambina, “affidata al parente della madre”, ha raccontato il generale Vitagliano, era nel cortile “dove i bambini si sentono abbastanza liberi di giocare assieme”. “L’adulto si è distratto un attimo – in un contesto che lui evidentemente riteneva essere sufficientemente protetto anche perchè le famiglie in zona si conoscono – e quando ha cercato di nuovo la bambina non l’ha vista più”.
Le ricerche
“L’unico elemento di novità”, ha spiegato ancora il comandante dei carabinieri, è quello che deriva dalle ricerche svolte all’interno dell’ex albergo: “Abbiamo letteralmente rivoltato la struttura da cima a fondo e non abbiamo trovato la bambina”. Le ricerche all’interno dell’edificio comunque continuano anche per cercare “eventuali indizi” utili alle indagini “per cercare di capire che cosa possa essere successo”. I carabinieri al tempo stesso stanno controllando le segnalazioni pervenute “da cittadini di tutta la provincia: per ora sono tutte risultate infondate, ma non ci possiamo esimerci da verificarla una per una”.
“Stiamo, inoltre, passando al setaccio in queste ore – ha aggiunto il generale Vitagliano -, allargandoci sempre di più come raggio, le telecamere del quartiere che finora non hanno dato un esito. Ci auguriamo, allargando il raggio di quello che vediamo e che studiamo, di poter trovare qualcosa”. Gli investigatori hanno sentito numerose persone per cercare di ricostruire cosa possa essere accaduto nell’ex hotel Astor, dove la convivenza tra gli inquilini è particolarmente difficile, tanto che Kathrina, come ha confessato un’amica della mamma di Kata, voleva “andare via da quell’inferno”. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti anche quella del rapimento per vendetta ma finora non risultano richieste di denaro.
Fin dalla serata di sabato è stato attivato dalla Prefettura di Firenze il ‘Piano ricerche persone scomparse’ dopo la segnalazione dai carabinieri in seguito alla denuncia della madre. Nelle attività di ricerca e soccorso sono coinvolte le forze di polizia, i vigili del fuoco e altri soggetti istituzionali. Le attività di ricerca sono coordinate dall’Arma dei Carabinieri in stretto raccordo con la Prefettura e la Procura della Repubblica, che ha aperto un fascicolo di indagine. La Prefettura ha rivolto un appello a chi fosse in possesso di notizie utili a rintracciare la piccola Mia Kataleya, di informare senza ritardo, attraverso il Numero Unico Emergenza 112 la locale Arma dei Carabinieri. Sempre la Prefettura ha diffuso anche la foto della bimba di 5 anni che al momento della scomparsa indossava una maglietta bianca e pantaloni viola.
In Prefettura oggi pomeriggio si è tenuta la cabina di regia, prevista nell’ambito del ‘Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse’. La riunione è servita per fare un punto sulla situazione con tutti i soggetti coinvolti nell’attività di ricerca della minore.
La finalità dell’incontro – spiega un comunicato – è stata quella di fare un punto aggiornato di situazione e verificare se vi fosse bisogno di altro rispetto a quanto già messo in campo. Le ricerche fino ad ora si sono svolte all’interno dell’immobile e lungo il fiume Mugnone, anche con l’impiego di cani molecolari. Proseguiranno le attività di ricerca anche con l’impiego di personale del volontariato attivato dagli Uffici della Protezione Civile della Città metropolitana e del Comune di Firenze”. La cabina di regia, è stato spiegato, è “permanentemente operativa per monitorare le attività di ricerca”.
Nel comunicato la Prefettura, che aveva già diffuso la foto della bimba, riporta anche la descrizione di Kata: altezza 115 cm, occhi e capelli castani. Al momento della sparizione indossava maglietta a maniche corte di colore bianco, pantalone di colore viola e scarpe nere.