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26 febbraio 2020

News

Bollettino Coronavirus: ad oggi 322 contagiati, 114 ricoverati in Italia. A breve nuove misure: ecco la bozza dell’Ordinanza


Sono 322 le persone contagiate dal nuovo coronavirus Sars-CoV-2 in Italia. Di queste 10 persone sono decedute e 1 persona è guarita.
Questi i dati ufficiali comunicati nella conferenza stampa di ieri sera 25 febbraio dal Commissario per l’emergenza della Protezione civile, Angelo Borrelli.

I pazienti ricoverati con sintomi sono 114, 35 sono in terapia intensiva, mentre 162 si trovano in isolamento domiciliare.
Ad oggi sono stati effettuati oltre 8.600 tamponi sulla popolazione.
Nelle singole Regioni il numero di contagiati è il seguente:
Regione Lombardia: 240
Regione Veneto: 43
Regione Emilia Romagna: 26
Regione Piemonte:3
Lazio: 3 (i 2 turisti cinesi e il ricercatore dimesso)
Toscana: 2
Sicilia: 3
Liguria: 1
Provincia Autonoma di Bolzano: 1

Quarantena domiciliare per “chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico”, dunque chi rientra dalle aree della Cina, dai comuni italiani in ‘zona rossa’ e nei Paesi in zona a rischio “come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità”. Questa è una delle misure contenute nella bozza di ordinanza, inviata in queste ore dal governo alle Regioni senza cluster, ovvero che non hanno focolai interni di coronavirus. Di seguito le altre misure, contenute nella stessa bozza:

VISITE D’ISTRUZIONE – Stop anche alle gite scolastiche e alle visite di scambio e istruzione, che saranno sospesi al momento fino al 15 marzo. “I viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado sono sospese fino al 15 marzo 2020; quanto previsto dall’articolo 41, comma 4, del decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79, in ordine al diritto di recesso del viaggiatore prima dell’inizio del pacchetto di viaggio, trova applicazione alle fattispecie previste dalla presente disposizione”, si legge nella bozza.

“L’operatore di sanità pubblica contatta telefonicamente e assume informazioni, il più possibile dettagliate e documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio, effettuato nei quattordici giorni precedenti ai fini di una adeguata valutazione del rischio di esposizione – viene spiegato nell’ordinanza, allo studio delle Regioni, accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, l’operatore di sanità pubblica informa dettagliatamente l’interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalità e le finalità al fine di assicurare la massima adesione; accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario l’operatore di Sanità Pubblica informa inoltre il medico di medicina generale/pediatra di libera scelta da cui il soggetto è assistito”.

“In caso di necessità di certificazione ai fini Inps per l’assenza dal lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata a Inps, datore di lavoro, e medico curante in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specificando la data di inizio e fine”. Stando alla bozza di ordinanza, l’operatore di sanità pubblica deve inoltre: “accertare l’assenza di febbre o altra sintomatologia del soggetto da porre in isolamento, nonché degli altri eventuali conviventi; informare la persona circa i sintomi, le caratteristiche di contagiosità, le modalità di trasmissione della malattia, le misure da attuare per proteggere gli eventuali conviventi in caso di comparsa di sintomi; informare la persona circa la necessità di misurare la temperatura corporea due volte al giorno (mattina e sera)”.

Allo scopo di massimizzare l’efficacia del protocollo è indispensabile informare sul significato, le modalità e le finalità dell’isolamento domiciliare al fine di assicurare la massima adesione e l’applicazione delle seguenti misure: a. mantenimento dello stato di isolamento per quattordici giorni dall’ultima esposizione; b. divieto di contatti sociali; c. divieto di spostamenti e/o viaggi; d. obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza.

IL DECALOGO – Il decalogo, stilato dal ministero della Salute per ridurre i rischi di contrarre il coronavirus, dovrà essere esposto non solo in scuole, università e uffici pubblici, ma anche negli esercizi commerciali. “I sindaci e le associazioni di categoria devono promuovere la diffusione delle” informazioni stilate dal ministero della Salute “presso gli esercizi commerciali”.

“MASCHERINA PER CHI HA I SINTOMI” – Per chi è in quarantena domiciliare -perché di ritorno dalle aree a rischio epidemiologico da coronavirus- in caso di comparsa di sintomi deve “avvertire immediatamente l’operatore di Sanità Pubblica; indossare la mascherina chirurgica (da fornire all’avvio del protocollo) e allontanarsi dagli altri conviventi; rimanere nella sua stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale”. (fonte AdnKronos)


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