Bombe a grappolo, Ucraina assicura: "Non le useremo in Russia"
8 luglio 2023

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Bombe a grappolo, Ucraina assicura: “Non le useremo in Russia”


L’Ucraina rispetterà 5 regole nell’uso delle bombe a grappolo, tra cui il principio che non possono essere utilizzate nelle città e sul territorio russo. Il ministro della Difesa ucraino, Olexsii Reznikov, risponde così in un lungo e circostanziato tweet alle polemiche sulla fornitura americana di queste armi, vietate in molti paesi. “Fin dall’inizio dell’invasione – spiega – i russi hanno lanciato bombe a grappolo sulle nostre città, a noi servono per vincere più in fretta, risparmiando così vite dei nostri soldati e civili. E ci siamo impegnati a rispettare 5 regole nel loro uso in guerra”.

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Dopo aver ribadito il diritto dell’Ucraina all’autodifesa, Reznikov sottolinea che la Russia “ha usato indiscriminatamente bombe a grappolo fin dal primo giorno dell’invasione su larga scala non provocata. Nel febbraio-marzo 2022, Kharkiv, seconda città ucraina con un milione di abitanti, è stata incessantemente bombardata con bombe a grappolo russe”. “La nostra posizione è semplice, dobbiamo liberare i nostri territori temporaneamente occupati e salvare le vite della nostra gente… Più perdite infliggiamo ai nostri nemici, più vite ucraine salveremo”, sottolinea Reznikov, spiegando di aver garantito a tutti i partner che Kiev rispetterà 5 regole nell’uso delle bombe a grappolo.

1) L’Ucraina le userà solo per liberare suoi territori e non “sul territorio russo ufficialmente riconosciuto”;
2) Le bombe a grappolo non verranno usate in aree urbane, ma solo “per sfondare le linee nemiche con un rischio minimo per la vita dei nostri soldati”;
3) Kiev terrà un registro dei luoghi dove userà queste bombe;
4) Tali aree saranno prioritarie nelle operazioni di sminamento una volta liberate, per evitare il rischio di proiettili inesplosi;
5) Riferiremo ai nostri partner sull’uso di queste munizioni.

Oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden per il nuovo pacchetto di aiuti militari dal valore di 800 milioni di dollari che comprendono anche le munizioni a grappolo. ”Un tempestivo, ampio e necessario pacchetto di aiuti alla difesa dagli Stati Uniti. Siamo grati al popolo americano e al presidente Jo Biden per i passi decisivi che avvicinino l’Ucraina alla vittoria sul nemico e la democrazia alla vittoria sulla dittatura”, ha scritto Zelensky, secondo il quale “l’aumento delle capacità di difesa dell’Ucraina fornirà nuovi strumenti per liberare la nostra terra e per rendere la pace più vicina’.

ZAKHAROVA: MUNIZIONI A GRAPPOLO RIFLETTONO AGGRESSIVA POLITICA ANTI-RUSSA

“La decisione dell’amministrazione Biden di fornire al regime di Kiev munizioni a grappolo è un’altra palese manifestazione dell’aggressiva politica anti-russa degli Stati Uniti, progettata per prolungare il conflitto ucraino il più a lungo possibile”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dalla Tass.

MEDVEDEV MINACCIA: “SI RISCHIA LA TERZA GUERRA MONDIALE”

E nuove minacce arrivano da Dmitry Medvedev, che accusa gli Stati Uniti di aver provocato una potenziale guerra nucleare. “Forse il nonno morente dalle fantasie malaticce ha semplicemente deciso di dimettersi gentilmente, provocare un Armageddon nucleare e portare con sé metà dell’umanità”, ha scritto il vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale russo su Telegram, riferendosi al presidente degli Stati Uniti Joe Biden. “La fornitura di munizioni a grappolo e la promessa di adesione alla Nato dell’Ucraina dimostrano che Biden ha esaurito tutte le altre risorse. Ma quei passi rischiano di far scoppiare una terza guerra mondiale”.

CROSETTO: “RUSSIA LE USA DA SEMPRE, ANCHE IN UCRAINA”

“Il mio pensiero? L’Italia ha aderito alla Convenzione sulle munizioni a grappolo, che ne vieta l’uso, la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio. Ero sottosegretario alla Difesa, nel 2011, quando la ratificammo. Ps. I russi le usano da sempre. Anche in Ucraina. Dall’inizio”, ha scritto in un tweet il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

SPAGNA E GRAN BRETAGNA CONTRARIE

Da parte sua, il Regno Unito ha fatto sapere che “scoraggia” l’uso di bombe a grappolo. Lo ha detto il primo ministro Rishi Sunak dopo che il presidente americano Joe Biden ha accettato di inviare in Ucraina questo tipo di munizioni. Sunak, che inconterà Biden lunedì prima del vertice della Nato a Vilnius, ha ricorsato che il Regno Unito è uno dei 123 paesi che hanno firmato una convenzione che vieta l’uso di bombe e grappoli e continuerà a concentrarsi sulla fornitura di carri armati e armi a lungo raggio per aiutare la lotta contro la Russia. “Continueremo a fare la nostra parte per sostenere l’Ucraina contro l’invasione illegale e non provocata della Russia, lo abbiamo fatto fornendo pesanti carri armati e più recentemente armi a lungo raggio. Speriamo che tutti i paesi possano continuare a sostenere l’Ucraina”, ha detto Sunak.

Sulla stessa linea la Spagna, con la ministra della Difesa di Madrid, Margarita Robles che afferma: “Le bombe a grappolo non dovrebbero essere inviate in Ucraina ”in alcun caso”. “La Spagna, sulla base del fermo impegno che ha con l’Ucraina, ha anche un fermo impegno a non consegnare determinate armi e bombe in nessuna circostanza”, ha detto Robles. “No alle bombe a grappolo e sì alla legittima difesa dell’Ucraina, che riteniamo non dovrebbe essere effettuata con bombe a grappolo”, ha affermato.

BIDEN: “DECISIONE DIFFICILE”

E’ stata “una decisione difficile”, ha detto ieri il presidente Joe Biden alla Cnn. “E’ stata una decisione molto difficile per me. Ne ho parlato con i nostri alleati e ne ho discusso con gli amici al Campidoglio. Gli ucraini stanno esaurendo le munizioni. Questa è una guerra che ruota attorno alle munizioni”, ha aggiunto facendo riferimento alla decisione “di transizione” adottata sulla base della raccomandazione del Pentagono e valida fino a quando gli Stati Uniti non saranno in grado di produrre altri proiettili per gli obici da 155 mm.


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