Il bonus 500 euro, anche noto come Carta del Docente, spetta anche agli insegnanti precari. Ha così fine la lunga battaglia per il riconoscimento di tale benefit anche per coloro che, pur avendo le stesse mansioni, non godono ancora di un contratto a tempo indeterminato.
La Carta del Docente, ricorda Money.it, è un bonus annuale spendibile per acquisti legati alla formazione professionale del docente, siano essi per dei beni materiali o per servizi. Fino ad oggi, il bonus 500 euro non raccoglieva nella sua platea migliaia di precari, impegnati nelle supplenze, generando un’evidente disparità.
La recente sentenza della Corte di Giustizia europea si esprime tuttavia in favore al godimento del suddetto bonus anche per gli insegnanti precari. Questa, interpellata dal Tribunale di Vercelli, ha ritenuto infatti che i criteri di assegnazione della Carta del Docente siano discriminanti data l’assenza di differenze oggettive tra il mansionario del personale docente stabile e quello precario. Il governo Meloni, ora, per evitare una procedura d’infrazione, ha inserito una norma già soprannominata “salva precari” per riconoscere il bonus 500 euro anche ai precari all’interno del decreto legge n. 69 del 13 giugno 2023, “recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano”
A beneficiare del bonus saranno i precari con contratto in scadenza al 31 agosto 2023, una platea di 83.967 insegnanti (67.497 docenti precari annuali e 16.470 docenti di religione), per un esborso extra per lo Stato di poco meno di 42 milioni di euro.
Si attende la conversione in legge, e la relativa pubblicazione in G.U. del decreto legge n. 69/2023, per conoscere quando i supplenti beneficiari riceveranno il credito previsto.