“Io non c’entro”. Si possono riassumere così i tweet che Jair Bolsonaro, ex presidente del Brasile, ha pubblicato dagli Stati Uniti mentre in patria i suoi sostenitori andavano all’assalto del Congresso, della Corte Suprema e della sede della presidenza. “Le manifestazioni pacifiche, secondo la legge, fanno parte della democrazia. Invece, i saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come avvenuti oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali”, ha scritto Bolsonaro negando la propria responsabilità per l’assalto alle istituzioni. A più di sette ore dall’attacco agli edifici pubblici, andato in scena nella tarda serata italiana dell’8 gennaio, l’ex presidente brasiliano ha assicurato che durante il suo mandato ha “sempre” rispettato la Costituzione, “rispettando e difendendo le leggi, la democrazia, la trasparenza e la sacra libertà”. “Inoltre – ha aggiunto – ripudio le accuse, senza prove, che l’attuale capo dell’Esecutivo del Brasile mi ha attribuito”.
Allo stesso modo, Bolsonaro ha paragonato gli eventi accaduti ieri, che ha descritto come “depredazioni e invasioni” con le manifestazioni indette dalla sinistra”, affermando che “sfuggono alle leggi”, poiché “manifestazioni pacifiche e legali fanno parte della democrazia”.
Bolsonaro non è in Brasile. Come scrive il New York Times si trova a Orlando, in Florida, in una casa che ha preso in affitto da un professionista delle arti marziali vicino al Walt Disney World Resort. LBolsonaro ha lasciato il Brasile a fine dicembre, prima del giuramento del nuovo presidente, Luiz Inacio Lula da Silva. Da programma, Bolsonaro avrebbe voluto rimanere nella casa di Orlando per almeno un mese. Resta ora da vedere se l’assalto ai palazzi del governo di Brasilia da parte dei suoi sostenitori gli faranno cambiare programma.