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25 dicembre 2023

Prima pagina

«Buon Natale da Betlemme» di Giampiero Scarpino


Stanotte vi porto con me a Betlemme. C’è il deserto, eppure questa città si divide tra israeliani e palestinesi. Un enorme muro va attraversato per giungere in città da Gerusalemme. C’è un rigido check in di controllo. Ci avviamo verso la Chiesa dei Pastori, manca poco alla mezzanotte. Qui ammiriamo gli affreschi della Natività e dei pastori che fanno visita al Signore. In una città deserta ed impaurita raggiungiamo la Basilica della Natività. Ci aspettano i frati francescani della vicina Casa Nova un certo organizzatissimo che ospita i pellegrini sia nel vitto che nell’alloggio. I frati parlano italiano e ci accompagnano nel luogo dove è nato Gesù. Entriamo nella Basilica con arredi tutti ortodossi. Uno spettacolo a vederla. Immensa dall’esterno e nell’interno.

Mentre entriamo, suona il minareto della piazza, una musica ed un inno musulmano che riecheggua sulla città. Scendiamo quattro ripide scalette e siamo nella suggestiva Cappella della Natività. Una stella in un contesto marmoreo molto bello con le lampade ortodosse ne indica il luogo esatto. Qui è nato Gesù. Proviamo ad immaginare, qui Maria in ginocchio con Gesù in braccio. In piedi Giuseppe ad accogliere i Pastori con le loro caprette e dietro la culla, in legno, con il pagliericcio, il bue e l’asinello. Non oso immaginare i re magi, i doni, a stella, quanto tempo ci siano stati, la fuga in Egitto etc. Una lunga preghiera, il canto tu scendi dalle stelle ed i frati ci accompagnano nella Basilica Francescana “esclusivamente” Cattolica che sorge accanto. La Santa Messa è già iniziata, i canti soavi riecheggiano nella Basilica con il coro maschile dei frati che mette i brividi.
Sono già stato li sul pulpito vicino all’altare. Dall’ambone, nel mio primo pellegrinaggio, ho avuto la gioia di leggere una lettura durante la Santa Messa. Alla mezzanotte i frati in processione fanno da corona al Bambino Gesù che sta per nascere. Il Bambino lo vediamo tutti vivo come lo vide Francesco di Assisi nel primo Presepe di Greccio del 1223. Qui siamo a Betlemme a 10 km da Gerusalemme, qui si è vissuto l’alfa e l’omega dell’umanità. Qui Gesù ha segnato i tempi del mondo. Una terra di musulmani, ortodossi, ebrei, armeni e cristiani. Un vero mistero che per fortuna una incredula Roma ha ereditato, una Roma ed una Italia che ancora oggi non si rende conto di tanta grazia e non rispetta questa scelta Divina.
Buon Natale a tutti dal reporter oggi virtuale Giampiero Scarpino. Betlemme deserta e bombardata ma noi con il nostro pensiero siamo qui, il luogo magico per eccellenza, dove è nato il nostro Gesù, il maestro, e dove una grande stella brilla su tutto il mondo.
Giampiero Scarpino

 


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