A Strasburgo è caccia all’uomo: l’autore della strage è stato identificato, sarebbe schedato come radicalizzato e sfuggito ai controlli ieri mattina.

Il bilancio dell’attentato, avvenuto intorno alle 20 di ieri sera 11 dicembre nella zona affollatissima dei mercatini di Natale e non lontano dal Parlamento europeo, sarebbe di almeno 3 morti e 12 feriti. Pare sia rimasto lievemente ferito anche un giornalista radiofonico italiano.

Subito dopo l’attacco, è stata isolata la zona e isolato l’edificio del Parlamento europeo, nel quale sono rimasti chiusi fino a due ore fa i deputati che si trovavano all’interno riuniti in assemblea plenaria. Il mercato di Natale di Strasburgo, il più antico di Francia, fu già al centro di un piano fallito degli jihadisti nel dicembre 2000, prima ancora dell’attacco alle Torri Gemelle.

Il ministro Christophe Castaner, che ha tracciato un primo quadro della situazione, ha parlato di «Francia in emergenza attentato» di «controllo rafforzato dei confini» e di 350 uomini impegnati nella caccia al killer che sarebbe ferito e si sarebbe dileguato in taxi.

Ferito alla mano anche un militare dell’operazione Sentinelle, che garantisce la sicurezza nei punti più a rischio, dagli aeroporti ai centri storici. L’assalitore, che non avrebbe agito solo, Si chiama Cherif Chekatt, 29 anni, di origini nordafricane ma nato a Strasburgo, conosciuto alle forze dell’ordine per reati comuni e ai servizi di intelligence per la radicalizzazione islamista. Per questo motivo era schedato «S», ovvero considerato una minaccia per la Sicurezza nazionale, e quindi controllato dai servizi, come quasi tutti i terroristi che hanno colpito in questi anni in Francia, e altre 10 mila persone sospettate di poter compiere un giorno un atto terroristico.