Sal De Riso e la signora Maria Caggiano Summo
28 febbraio 2017
Sal De Riso e la signora Maria Caggiano Summo

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Campionato italiano del salame 2017: la Calabria sul podio


Salumed Parade, questo il titolo della manifestazione che si è svolta nei giorni scorsi nel bistrot di Sal De Riso, a Minori (Salerno).

A questa importante giornata di studio, tenuta da esperti e docenti universitari, con l’obiettivo di raccontare le caratteristiche del salume mediterraneo e creare un protocollo sia per questo tipo di salumi che per quello italico, ha fatto seguito il giorno dopo l’XI edizione del Campionato italiano del salame.

Primo posto per le Fattorie del Tratturo di Scerni (Chieti) con la Ventricina del Vastese, vincitrice anche del premio Accademia del Peperoncino al primo salame piccante.

Secondo posto alla Mortandela della Val di Non di Dal Massimo Goloso di Coredo (Trento).

Terzo alla Salsiccia semipiccante del Salumificio Santa Barbara di Casabona (Crotone), che ha anche ricevuto il premio del Salame che piace alla gente assegnato dagli studenti dell’Istituto alberghiero di Maiori.

Il premio riservato alla migliore Soppressata del Sud è stato assegnato al Salsicciotto de Le Tre Casette di Gessopalena (Chieti).
Il miglior Ciauscolo marchigiano è Il Campagnolo di Re Norcino di San Genesio (Massa Carrara).
La migliore ‘Nduja è quella dell’Artigiano della ‘nduja di Spilinga (Vibo Valentia).
Il miglior salame di quinto quarto è il Salsicciotto al Vin cotto ancora delle Fattorie del Tratturo.
Il miglior Salame Bio del Sud è la Soppressata bianca di Ferruccio e Nicola Romano di Acri (Cosenza).

Mentre il miglior Bio del Nord, assegnato nell’altra finale a Padova, è la Sopressa Padovana de La Buona Terra di Cervarese Santa Croce (Padova).

A Padova era stato assegnato il podio dei Salami propriamente detti che ha visto prevalere Eugenio Caprini di Negrar (Verona) con la Sopressa all’Amarone.

Il Campionato è stato organizzato dall’Accademia delle 5 T (Territorio, Tradizione, Tipicità, Trasparenza, Tracciabilità), presieduta da Guido Stecchi, con il patrocinio del Mipaaf e dell’Aesat (l’Associazione europea delle scuole alberghiere e di turismo).

L’alta qualità dei prodotti in concorso è stata valutata da una giuria di esperti del settore, tra i quali il professore Vincenzo Peretti, del Dipartimento di Medicina veterinaria e produzioni animali dell’Università Federico II di Napoli.


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