Lunedì 11 febbraio alle ore 10.30 si terrà a Catanzaro un evento promosso dalla Provincia e dal Comune del capoluogo calabrese per celebrare il Giorno del Ricordo. È la prima volta che tale doverosa ricorrenza, istituita con la legge 92/2004 quale solennità civile, viene organizzata in forma istituzionale, ciò che conferisce ulteriore importanza ad un momento di riflessione che ha lo scopo di conservare e raccontare la memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre, all’indomani del secondo conflitto mondiale.

Argomento, questo, tuttora poco divulgato e poco conosciuto, e sul quale c’è una necessità morale e civile di fornire il giusto riconoscimento poiché rappresenta una fra le più sanguinose e tristi vicende che hanno colpito l’Italia. Vicende che per decenni sono state taciute, sottovalutate e, a volte, persino negate. Il conto che la storia ha consegnato con questo dramma ci parla di almeno 15.000 infoibati e circa 350.000 italiani costretti ad abbandonare le proprie radici, le proprie case, il loro mondo, per divenire improvvisamente esuli, poi ospitati in campi profughi allestiti lungo tutto il Paese. Una storia da conoscere.

L’evento catanzarese si terrà nell’aula del consiglio provinciale e, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose nonché delle scolaresche, sarà caratterizzato dalle testimonianze dirette di alcuni esuli istriani che vivono in Calabria. Perché non c’è niente di meglio, per imparare, che ascoltare le parole di chi i fatti li ha vissuti sulla propria pelle. Una giornata importante, dunque, per ascoltare, imparare, conservare la memoria. Per riflettere.