La recente Assemblea dei sindaci della Provincia di Catanzaro
7 aprile 2016
La recente Assemblea dei sindaci della Provincia di Catanzaro

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Catanzaronelcuore: «L’Area Vasta di Catanzaro comprenda anche i territori di Crotone e Vibo»


L’assemblea dei sindaci della provincia di Catanzaro che qualche giorno fa si è riunita su convocazione del presidente Enzo Bruno, con la presenza autorevole del vicepresidente regionale Antonio Viscomi, per discutere circa il passaggio dall’attuale ente «Provincia» al futuro ente «Area Vasta», è un’ottima occasione per rimarcare seriamente quale significato possa avere un’eventuale organizzazione amministrativa.

Noi lo diciamo subito e senza arzigogoli: se la transizione, che finora ha già trasformato le Province in enti di secondo livello, proseguirà solo sotto il mero profilo nominalistico e cioè denominando «Area Vasta» ciò che oggi chiamiamo «Provincia», allora non vi sarebbe alcuna innovazione nel sistema che si vorrebbe riformare in base alla legge Del Rio 56/2014. Se invece l’Area Vasta, per come insito nella sua stessa qualificazione, dovrà avere funzioni operative e di coordinamento fra Comuni ricadenti in un ampio territorio sub-regionale, allora quella catanzarese dovrà necessariamente comprendere anche le attuali province di Crotone e Vibo Valentia.

In altri termini, e sempre che passi la riforma costituzionale del Titolo V, l’Area Vasta di Catanzaro dovrebbe avere i confini dell’antica provincia catanzarese così come si presentava prima della tripartizione amministrativa del 1992; variazioni risultate inutili se non addirittura perniciose rispetto alle aspettative di uno sviluppo legittimamente atteso, e nostro malgrado mancato, tanto a Crotone quanto a Vibo.

D’altro canto – e lo ribadiamo con convinzione – le funzioni di «Area Vasta» presuppongono e soggiacciono a funzioni fondate su una dimensione territoriale di almeno 500.000 abitanti, giacché al di sotto di tale dimensione è persino contraddittorio parlare di «Area Vasta»! Non è un caso che esista una distinzione con le funzioni «di prossimità» le quali sono invece delegate ai Comuni o all’unione di più Comuni, in ordine pure al principio di sussidiarietà.

La gestione del ciclo dei rifiuti, la programmazione urbanistica, i trasporti, la valorizzazione dell’ambiente e la sua tutela, sono alcune delle funzioni che dovrebbero entrare nel significato di un’entità amministrativa che sia per davvero «vasta». In tale ottica, ancorché in altri ambiti istituzionali, già rientrano alcuni accorpamenti avvenuti un po’ dovunque in Italia, come quelli che hanno interessato le Camere di Commercio la cui esistenza non aveva ragion d’essere se limitata a piccoli contesti.

E infatti da circa un anno è iniziato l’iter per ricostituire la «nuova» Camera di Commercio di Catanzaro che riprende la sua «vecchia» dimensione integrata con Crotone e Vibo Valentia.
Auspichiamo pertanto che nei ragionamenti politici e burocratici che senz’altro continueranno ad animare il dibattito sulla transizione amministrativa in corso, si sappia affrontare l’argomento con lungimiranza e riunificare le attuali piccole province di Catanzaro, Crotone e Vibo nell’eventuale «Area Vasta di Catanzaro».
Movimento Civico Indipendente «Catanzaronelcuore»


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