Si è conclusa l’Accademia vocale e strumentale prevista nell’ambito della nona edizione del Festival “Chitarre e oltre…”, con il concerto dal titolo “Ferdinando Carulli – Niccolò Paganini, melodia e virtuosismo nell’Ottocento chitarristico italiano”, tenutosi all’interno della Chiesa di San Domenico a Taverna nelle scorse settimane. Protagonista dell’evento, il maestro Piero Viti, docente di chitarra presso il Conservatorio “N. Sala” di Benevento che, per l’occasione, ha utilizzato una chitarra “Gennaro Fabbricatore” datata 1826, considerata da molti lo “Stradivari” dei chitarristi classici, di proprietà del liutaio Vincenzo Anastasio che ha affidato al maestro Viti lo strumento.

I tre appuntamenti, organizzati dall’associazione culturale “Animula” di Lamezia Terme diretta Claudio Fittante, con il sostegno dell’Ente Parco della Sila e il patrocinio, oltre che dell’Ente Parco, anche della Regione Calabria, della Provincia di Catanzaro, del Comune di Lamezia Terme, in collaborazione con il Museo Diocesano di Lamezia Terme e il Museo Civico di Taverna, sono stati particolarmente interessanti non solo sotto il profilo musicale, ma soprattutto sul piano filologico e di ricerca, che li ha particolarmente connotati visto l’uso di strumenti antichi originali dell’epoca di riferimento.

Il 20 agosto, spettacolo di madrigali e musiche rinascimentali eseguiti con liuti e arciliuti di Andrea Schiavo, con la voce del soprano Giovanna Massara e concertati per la presentazione del libro su Caravaggio “E poi la luce”, di cui è autore lo stesso Andrea Schiavo. La presentazione è stata curata dal critico d’arte Giuliana De Fazio, con letture di Gianluca Falvo. Sabato 21 agosto ad esibirsi è stata l’Accademia Vocale e Strumentale con duo di chitarre storiche Claudio Fittante – Fabio Sirianni, e duo di chitarra e voce Claudio Fittante – Giovanni Massara. Di assoluta importanza storica gli strumenti utilizzati: una chitarra suonata per l’occasione dal maestro Claudio Fittante, attribuibile alla scuola di liuteria napoletana di Gennaro Fabbricatore, una chitarra proveniente dalla scuola di liuteria francese, una Pierre Millet del 1820, suonata dal maestro Fabio Sirianni. L’Accademia, antico termine con cui si indicavano i concerti tenuti nell’800 da più Maestri in uno stesso contesto, ha visto l’esecuzione di brani per duo di chitarra e per duo di chitarra e voce con il soprano Giovanna Massara, di autori quali Filippo Gragnani, Ferdinando Carulli, Mauro Giuliani.

Le tre serate si sono svolte in concomitanza alla mostra sul ‘700 napoletano, dal titolo “La commedia della vita. Genere e realtà nell’arte napoletana del Settecento”, che include, tra le varie opere, un’ interessante collezione di strumenti musicali, tra cui diversi mandolini barocchi della scuola di liuteria napoletana di Antonio Vinaccia. La mostra, realizzata grazie alla collaborazione istituzionale fra il Museo Civico e l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, visitabile fino al prossimo 3 ottobre, è stata curata da Giuseppe Valentino, direttore del Museo Civico di Taverna e da Giuseppe Porzio, dell’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. L’assessore alla cultura del Comune di Taverna, nel salutare il pubblico intervenuto, ha ringraziato gli artisti e l’associazione per tutte le iniziative che “hanno dato la possibilità alla città di Taverna di godere di momenti di esclusiva bellezza e unicità”.

Da parte dell’associazione culturale “Animula” e dal presidente Claudio Fittante un particolare ringraziamento alla cooperativa Artè, rappresentata da Maria Puleo, che si è prodigata per la realizzazione delle iniziative, e all’ amministrazione comunale guidata dal sindaco di Taverna . Sebastiano Tarantino.

S.D. (associazione culturale Animula)