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4 ottobre 2024

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CIRCOLO AGORÁ. “1924-2024: il centenario della radio italiana” online dal 6 ottobre


Il 6 ottobre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “1924-2024: il centenario della radio italiana”.Era il 6 ottobre del 1924, quando alle ore  21:00, esattamente 100 anni fa, ci fu la prima trasmissione radiofonica via etere in Italia. La trasmissione prevedeva un concerto di musica operistica, un bollettino meteo e le notizie della borsa, tutto annunciato dalla voce di Ines Viviani Donarelli che recitava così: “Uri, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d’onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana, per il servizio delle radio audizioni circolari, il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto opera 7 primo e secondo tempo“. Per anni questo annuncio fu attribuito a Maria Luisa Boncompagni, tanto da essere definita “zia Radio” o “l’usignolo della radio” ma solo nel 1997 Barbara Scaramucci, direttrice delle Teche RAI, scoprì che dai documenti originali degli archivi RAI di Firenze la voce del primo annuncio dell’URI fosse quella della Donarelli. Dal primo annuncio il 6 ottobre 1924, ai vari nomi della cultura italiana come  Luigi Pirandello, Grazia Deledda, Trilussa, che si sono alternati al microfono dell’innovativo mezzo di comunicazione, verrà effettuato un viaggio che ripercorre la storia ed il cambiamento delle abitudini degli italiani:  le telecronache di Nicolò Carosio, gli anni del fascismo e la seconda guerra mondiale, quelli della pace – annunciata dalla voce inconfondibile di Corrado Mantoni –  le innovazione del giornalismo di Zavoli, la nascita del Festival della Canzone Italiana e il varietà di Mike Bongiorno, Gianni Boncompagni, Renzo Arbore, fino a Fiorello con il suo “ Viva Radio2”. Voci, suoni, documenti che restituiscono il ritratto di una radio capace più di ogni altro mezzo di comunicazione di rinnovarsi e trasformarsi al passo con i tempi, generando nuovi contenuti come programmi diventati cult come il  “Ruggito del Coniglio”, “Caterpillar”,” Lillo e Greg 610”, “Radio2 Social club” sempre più amati dagli ascoltatori anche oggi, con la rivoluzione dei social e della Visual Radio, che ha tra i suoi volti quelli di Andrea Delogu e Ema Stokholma. Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi, nel corso della giornata di studi organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da domenica 6 ottobre.


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