Il presidio ospedaliero di Soveria Mannelli
14 maggio 2018
Il presidio ospedaliero di Soveria Mannelli

News Lamezia e lametino

Codice Rosso a Soveria Mannelli: proficuo incontro sulle problematiche della Sanità del territorio


I locali della Casa delle Culture di Soveria Mannelli hanno ospitato l’atteso dibattito sulle problematiche afferenti il nosocomio cittadino.

Il Comitato Pro Ospedale del Reventino si è fatto promotore dell’incontro denominato Codice Rosso che ha visto al tavolo dei relatori, oltre al presidente Maida, l’on. D’Ippolito del M5S, il sindaco di Soveria Mannelli Sirianni, il direttore dell’Asp di Catanzaro Perri, il direttore Sanitario dei presidi Gallucci e, nella funzione di moderatore, il presidente del Comocal, Sirianni. Presente all’incontro anche la senatrice Silvia Vono, (M5S) che alla fine ha dato un suo contributo.

Maida ricostruisce puntualmente le criticità, analizzando lo stato dell’offerta dei servizi e le problematiche esistenti che minano come non mai la possibilità per i cittadini di poter continuare ad usufruire di quanto previsto dai DCA in materia sanitaria, situazione che sconfessa completamente l’impianto commissariale, dimostratosi debole ed inefficace a fronteggiare l’emergenza del SSN calabrese e che necessita di un immediato ricollocamento politico.

Poi rivolgendosi ai relatori ha chiesto loro come intendono fronteggiare gli imminenti 15 pensionamenti, in una situazione già critica dal Pronto Soccorso, al Laboratorio d’Analisi, al reparto di Medicina, al blocco operatorio ed al Day Surgery, dove l’esiguità degli attuali addetti limita notevolmente l’attività. Gallucci, sostiene di aver individuato la causa di alcune problematiche esistenti nella non equilibrata distribuzione delle mansioni, da noi tradotto in una sostanziale mancanza di un organigramma e quindi di organizzazione aziendale.

Il suo impegno, ha dichiarato, sarà quello di iniziare con il ridistribuire mansioni e carichi di lavoro, attività della quale si era già occupato il suo predecessore Tommasello, che comunque assicurava una presenza giornaliera presso la Struttura, ora settimanale.

Il sindaco Sirianni ricostruisce fedelmente i motivi che hanno generato le difficoltà esistenti dal 2006, motivi creati artatamente da chi, dovendo procedere ad una sostanziale contrazione e ridimensionamento dell’offerta non ha esitato a colpire una struttura di grande utilità sociale, con provvedimenti discutibili quanto incomprensibili, che oggi si fa difficoltà a correggere, vista la situazione congiunturale non favorevole.

Il direttore Generale Perri con estrema sincerità ammette che l’analisi del Comitato è puntuale e veritiera, ma che la gestione commissariale gli ha permesso di fare poco di quanto aveva in mente di realizzare, essendo anch’egli convinto dell’utilità della Struttura non solo a livello locale ma anche provinciale. Esaminando i suoi provvedimenti adottati dal 2015 ad oggi, mette in risalto i risultati conseguiti, che hanno comunque permesso all’ospedale di avere una connotazione, sebbene insufficiente alle reali esigenze del territorio.

Conclude confidando in un’azione politica che metta in condizione i Direttori Generali di programmare un servizio che allo stato, a risorse contingentate, è impossibile rendere sufficiente.

L’on. D’Ippolito, ascoltati gli interventi, mette in evidenza quelle che egli ritiene le cause di fondo del default dell’offerta sanitaria calabrese: il commissariamento, che invece che risolvere i problemi ed avviare una fase di risanamento dei conti ha finito con il tagliare drasticamente i servizi aggravando anche i conti, un fallimento su tutta la linea.

Secondo l’idea stessa che il servizio sanitario, essenziale alla popolazione, più che dei criteri di efficienza debba sodisfare criteri economici di equilibrio costi/ricavi, ritenendo quest’ultimi più importanti della salute e del benessere dei cittadini, un’aberrazione risolvibile solo a livello politico, facendo chiaramente intendere che il nuovo governo, se a guida 5 stelle, difficilmente riconfermerà la gestione commissariale.

Conclude indicando la possibilità di risorse aggiuntive per la sanità calabrese semplicemente variando i parametri di assegnazione, non più legati al numero degli abitanti bensì alle patologie gravanti sugli stessi e stima in circa 100 milioni di euro l’entità dei trasferimenti raggiungibili in base al diverso criterio di valutazione.

Presente in sala, la senatrice dei 5 stelle Silvia Vono, invitata a fare un saluto alla platea, ricorda che nel processo di risanamento è importante anche l’azione dei singoli cittadini, rivendicando i loro diritti ed evitando di chiedere favori per ciò che è loro dovuto in base ad un principio costituzionale.
Antonio Maida
presidente Comitato Pro Ospedale del Reventino


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