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14 giugno 2018

News

Coltiviamo la terra da 22 mila anni, e raccogliamo il miele da 9 mila. Lo ipotizza uno studio condotto da ricercatori statunitensi


Siamo agricoltori da 22 mila anni, da 9 mila apicoltori. La notizia, frutto di ricerca statunitense, è stata rilanciata dalla rivista Focus e si contrappone a due precedenti ipotesi: quella secondo cui l’agricoltura sarebbe nata in risposta a condizioni ambientali molto difficili e al generale calo della popolazione e quella in cui si sostiene che non esisterebbe un modello unico in grado di spiegarne la nascita, legata forse a condizioni sociali e ambientali specifiche.

I ricercatori statunitensi della Colorado State University e della Washington University di St. Louis sostengono, invece, che in tutte le aree dove sono stati messi in atto i primi esperimenti di coltivazione, c’erano buone condizioni di vita e, di conseguenza, una relativa crescita demografica.

Difficile dire adesso quale ipotesi prevarrà, anche perché, per tutte le teorie, i dati a disposizione non sono conclusivi. Gli scienziati, per queste indagini, si basano su evidenze archeologiche su aree relativamente piccole: avere il quadro generale di un fenomeno così sfuggente e accaduto migliaia di anni fa è al momento un traguardo fuori portata.

Nel caso dell’ultimo studio, per formulare la loro ipotesi i ricercatori si sono serviti di un modello. Hanno preso come riferimento alcune tribù contemporanee che non praticano l’agricoltura e l’allevamento e si procurano il cibo con la caccia e la pesca, e sono raccoglitori per ciò che offre la natura.

Già 9 mila anni fa, evidenzia lo studio, sembrerebbe che l’uomo raccogliesse il miele. Partendo da questi stili di vita hanno identificato i fattori che incidono sulla crescita della popolazione – come la stabilità ambientale, la vicinanza alla costa o la produttività o «generosità» del territorio – e hanno formulato una previsione della densità demografica che si è rivelata corretta.

Il modello è stato poi applicato a comunità del passato. Sono state così elaborate mappe che stimano la densità di popolazione di circa 21 mila anni fa nelle regioni in cui sono state trovate tracce di attività agricole strutturate.

I risultati delle proiezioni suggeriscono che per le 12 zone considerate si possono ipotizzare condizioni di vita favorevoli e un trend demografico positivo: condizioni che i ricercatori giudicano indispensabili alla circolazione di idee e ai primi esperimenti umani di coltivazione di risorse da vedere crescere, consumare e conservare.
(https://www.cia.it/news/notizie/siano-agricoltori-da-22-mila-anni-da-9-mila-apicoltori/)


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