Confagricoltura lancia l’allarme per quanto potrebbe accadere all’agricoltura biologica nel corso del Consiglio dei ministri agricoli della Unione europea lunedì 12 dicembre.
«Si rischia di approvare regole che annacquerebbero la qualità della produzione agricola biologica italiana ed europea», afferma Paolo Parisini presidente della Federazione nazionale dell’agricoltura biologica di Confagricoltura.
Sulla spinta dei Paesi del Nord si vuole, infatti, permettere di coltivare i prodotti bio anche senza seminarli su terra, perdendo così la naturale difesa della biodiversità, uno dei cardini dell’agricoltura biologica. Altrettanto grave è la richiesta di poter vendere prodotti biologici contaminati accidentalmente da pesticidi, senza alcun rispetto per i consumatori e per i produttori.
«Sono scelte che mettono in pericolo un settore in forte espansione, che avrebbe bisogno di una maggiore tutela, sia nei controlli, sia nelle regole di produzione», continua Parisini.
«Voler fare agricoltura biologica a tutti i costi, annacquando le regole, rischia di snaturare un comparto che basa il suo operare su principi quali il rispetto dei cicli naturali di coltivazione e allevamento, la tutela della biodiversità del suolo, la valorizzazione di specie antiche, il divieto assoluto di uso di pesticidi non organici, il mantenimento di specie che naturalmente possono essere fatte nel proprio territorio».