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5 giugno 2020

News

«CONFLENTI BENE COMUNE» chiede un incontro col prefetto per la consegna di un dossier


In riferimento all’articolo pubblicato sulla vostra testata a firma della giunta comunale di Conflenti, chiediamo di esercitare il diritto di replica ai sensi dell’art. 8 della Legge 47/1948.

“È complicato scrivere queste righe, perché non avremmo mai immaginato di trovarci in una situazione così inverosimile per via di una proposta abbandonata nei meandri della casella di posta dell’amministrazione per mesi e rispuntata fuori non per essere affrontata nel merito, ma per venire strumentalizzata e stravolta nella sua essenza. Ci riferiamo, alla richiesta/proposta sull’acqua pubblica datata 6 marzo e all’articolo a firma della giunta comunale di Conflenti, apparso pochi giorni fa sugli organi di stampa locale.
Sebbene non venga mai menzionato esplicitamente il collettivo Conflenti Bene Comune, ci arroghiamo la presunzione di non credere alle coincidenze e che possa esistere un’altra “pagina facebook con la denominazione di una formazione sociale di nuovo conio” presso la nostra comunità, che diffonde note stampa e cavalca – o abbia cavalcato – il tema dell’acqua nel nostro borgo.
C’è un grandissimo e gravissimo problema in questo comunicato: il contenuto. Si parla di una “speciosa polemica per una presunta insalubrità dell’acqua potabile”, quando è evidente e constatabile da chiunque che la nostra, non solo non era una polemica, ma non viene mai – MAI – fatta nemmeno la benché minima allusione ad una presunta insalubrità dell’acqua.

La nostra richiesta, così come qualsiasi altra email inviata all’amministrazione e ogni singola iniziativa promossa e in cantiere, non ha nessuno scopo provocatorio, polemico, aggressivo o denigratorio nei confronti del Comune di Conflenti. Non è nel nostro stile e va assolutamente contro i principi che stiamo sforzandoci di promuovere.
Infatti, il fine dei tre firmatari e di tutti quei ragazzi della comunità che con entusiasmo ci aiutano ogni giorno è sempre e solo stato quello di supporto e sostegno, tramite l’avanzamento di idee.
Per quel che concerne la purezza dell’acqua, ebbene, essa non è stata messa in discussione. Lo diciamo chiaramente. Non abbiamo motivo di credere che quella che regolarmente consumiamo, sia acqua non potabile. Nella Pec inviata al primo cittadino infatti, ci complimentavamo per la buona gestione del servizio idrico.
Per questo contestiamo le affermazioni diffamatorie, illegittime e infondate rivolteci dalla giunta di Conflenti, e se qualcuno ha creato allarmismo in paese non siamo sicuramente noi.
La nostra era semplicemente la richiesta di un atto di trasparenza che riteniamo DOVUTO nei confronti della cittadinanza e che, peraltro, da qualche anno si sta verificando in molti comuni d’Italia, piccoli e grandi.
Così come crediamo sia dovuto sapere come viene effettuata la clorazione, chi o cosa la esegue e con quale regolarità nel caso venga svolta manualmente.
Il nostro obiettivo quindi, al contrario di quanto affermato dall’amministrazione era quello di dare maggiore importanza a quel bene fuori da ogni valore che è l’acqua.
La nostra pec si chiudeva specificando che, nel caso qualcosa non fosse stato compreso, ci fossero dubbi, si volesse approfondire meglio l’argomento, noi saremmo stati in prima linea. A giudicare da quello che abbiamo letto sulla stampa, evidentemente quel dialogo sulla comprensione sarebbe servito.
A proposito di quanto richiesto, è giusto e doveroso aprire una piccola parentesi, facendo riferimento alla sentenza del Tribunale amministrativo regionale della Calabria del 9 Agosto 2018 n°499 in merito all’accesso ai dati riguardanti la materia ambientale. La corte, ha infatti nella sua decisione stabilito che ” l’autorità pubblica deve rendere disponibile, l’informazione ambientale detenuta a chiunque ne faccia richiesta, senza che questi debba dichiarare il proprio interesse…” alla luce di ciò, ci preme sottolineare come, il diritto di accesso in materia ambientale sia riconosciuto dall’art. 3, comma 1, del D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 195 «Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale», il quale precisa appunto quanto sopra testualmente riportato.
Inoltre ci teniamo a ricordare come l’operato della pubblica amministrazione debba essere improntato alla lealtà e correttezza; principi che in ambito amministrativo sono trasfusi nei canoni costituzionali della “trasparenza”, “imparzialità” e “buon andamento” (ex art. 97 Cost.). Pertanto il silenzio (o diniego tacito senza onere motivazionale) su una richiesta di accesso in materia ambientale non dovrebbe corrispondere a tali valori. L’atteggiamento ostile assunto in questo caso dall’amministrazione riguardo l’accesso ai dati sulla qualità dell’acqua, configura un vulnus inspiegabile di un diritto fondamentale riguardante la salute umana, che gode tra l altro di tutela rafforzata.
Non riusciamo a capire pertanto, da cosa nasce la preoccupazione dell’amministrazione legata al fatto che questa richiesta di trasparenza possa “animare compulsioni narcisistiche e smanie esasperate di protagonismo di qualche facinoroso”. A nostro modo di vedere, quest’espressione è vergognosa. Significa non avere fiducia nella comunità, significa gettare paura e discordia tra i cittadini, significa distruggere la comunità per mero populismo. E questo non possiamo accettarlo; per Conflenti e per la gravità che queste parole hanno sulle nostre persone ed immagini.
Pertanto, e soprattutto al fine di tutelarci, considerato che questo gruppuscolo sembrerebbe in grado di animare pericolose compulsioni che porterebbero al sabotaggio di serbatoi e tubature, ci siamo recati presso la caserma dei Carabinieri di Conflenti per segnalare l’accaduto.
Invieremo nei prossimi giorni una lettera a Sua Eccellenza il Prefetto, chiamato in causa dalla stessa amministrazione e chiederemo un incontro urgente in Prefettura per la consegna di un dossier. Ci sembrava doveroso informare su come procederemo tutti quei cittadini che increduli dopo aver letto il comunicato della giunta ci hanno espresso telefonicamente solidarietà e vicinanza. Restiamo, come sempre, aperti al confronto con l’amministrazione, purché riguardi tematiche di interesse collettivo.”

Gruppo Conflenti Bene Comune

Pagina fb: https://m.facebook.com/conflentibenecomune/?tsid=0.819807494507448&source=result


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