scuola
17 settembre 2022

News Lamezia e lametino

CONFLENTI. Edifici scolastici, le polemiche non si placano. Un nutrito gruppo di genitori si rivolge al Prefetto ed alle Autorità scolastiche


Conflenti. “Ad un anno dall’insediamento,” -scrivono i rappresentanti del gruppo di genitori- “l’Amministrazione comunale ha anticipato alcune decisioni che erano legate alla messa in sicurezza dei due edifici scolastici della primaria e dell’infanzia, di Conflenti centro e di Località Coscaro.”

“Nel mese di maggio del 2021, con una ordinanza del Sindaco, le attività didattiche delle scuole conflentesi, in attesa del completamento degli interventi programmati, furono temporaneamente trasferite nella nuova struttura della scuola media, in località Passo Ceraso.

Improvvisamente, qualche giorno fa, pur persistendo le problematiche legate ai lavori in corso sugli edifici scolastici, è stato disposto il trasferimento da una struttura collaudata ed idonea, quale è la scuola media di località Passo Ceraso, in locali di fortuna ricavati nella palestra comunale di Località Coscaro e nello stesso edificio, oggetto di adeguamento sismico, della scuola primaria di Conflenti centro.

Tale decisione, presa senza neanche una preventiva informazione alle famiglie degli alunni, da parte dell’amministrazione comunale, appare priva di ogni giustificazione logica ove si consideri che, contrattualmente, i lavori di ristrutturazione delle due scuole primaria e dell’infanzia dovranno essere completati nel giro di qualche mese.

Per l’urgenza del trasferimento, da una struttura idonea e collaudata in locali raccozzati e rabberciati all’ultimo istante, non vi è alcuna giustificazione logica ed accettabile se non quella, verosimilmente, legata a prese di posizione di mero antagonismo politico, deleterie per gli interessi e per i bisogni della comunità conflentese.

Nessuna documentazione sulla idoneità dei locali avventatamente adibiti ad aule scolastiche sembra siano ancora stati trasmessi alle autorità preposte e ciò determina, comprensibilmente, ansia e preoccupazione nelle nostre famiglie.

I provvedimenti adottati in questo inizio di anno scolastico hanno messo a soqquadro tutto il sistema didattico nel territorio comunale.

Il trasferimento ha riguardato, infatti, oltre le scuole elementari e materne, anche la scuola media che, dalla sua localizzazione baricentrica nel territorio comunale, in località Passo Ceraso, è stata anch’essa trasferita nei locali della scuola dell’infanzia di Conflenti centro determinando lo spostamento della frequenza, degli alunni residenti nelle Frazioni, nei più vicini plessi scolastici di Lamezia Terme e riducendo il numero degli iscritti conflentesi, in tutto il corso di studi della scuola secondaria di primo grado, ad una sola unità!

Adesso si punta tutto sulla iscrizione di qualche ragazzo immigrato, con la recondita speranza di fare in tempo a scongiurare lo scatenarsi dell’ilarità nazionale su una scuola media con un solo alunno, uno stuolo di insegnanti a lui dedicati che impartiscono una istruzione così esclusiva e personalizzata che manco re Carlo III d’Inghilterra ebbe l’onore di ricevere.

In questa novella babilonia, noi che eravamo abituati ad avere, per i nostri figli, i libri scolastici fin dal primo giorno di scuola, il servizio mensa in concomitanza con l’avvio del tempo pieno, il servizio scuolabus reso in modo inappuntabile, ci ritroviamo oggi all’oscuro su tutto, senza informazioni adeguate e tempestive e, come se ciò non bastasse, con l’aggiunta della classica ciliegina sul tortello vista la riduzione dell’orario di frequenza, nella scuola dell’infanzia, che per la prima volta nella storia della nostra comunità, almeno a memoria d’uomo, passa dal tempo pieno ad orario antimeridiano creando immaginabili difficoltà a conciliare vita lavorativa e familiare. Stiamo cercando –concludono- di sensibilizzare tutte le Autorità preposte affinché intervengano su tutte queste delicate questioni, verificando ed arginando eventuali illegittimità, al fine di consentire una serena prosecuzione dell’anno scolastico e ripristinare un corretto e rispettoso rapporto tra cittadini-utenti e pubblica amministrazione”.


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