Le consultazioni del Presidente della Repubblica per la formazione del Governo si svolgono nello studio che ospita gli incontri ufficiali, definito alla ‘Vetrata’. È infatti adiacente alla Loggia d’onore, dove si fermano per incontrare i giornalisti le delegazioni dei partiti dopo l’udienza con il Capo dello Stato. In origine era una loggia aperta, chiusa con dei grandi archi con finestre nel ‘700 e proprio per i cinque finestroni questa parte del palazzo è nota oggi come la ‘Vetrata’.
Il salone nel quale il Presidente riceve i suoi ospiti, all’epoca in cui il Quirinale era sede dei pontefici, era la camera da letto estiva del Papa. Nell’allestimento napoleonico del palazzo la sala divenne camera da pranzo dell’imperatore, mentre alla fine dell’800 re Umberto I la utilizzò come studio.
A quest’ultima fase storica risale la decorazione del soffitto, realizzato in stile neorinascimentale. Della stessa epoca il fregio dipinto con coppie di angioletti che sorreggono ‘imprese’ cavalleresche. La stanza è arredata con mobilio risalente al ‘700 e all’’800. In particolare la scrivania del Presidente è di manifattura francese di metà del ‘700 e proviene dalla Reggia di Parma.
Il quadro collocato sulla parete dietro la scrivania è opera del pittore francese del ‘600 Jacques Courtois, noto in Italia come ‘il Borgognone’. Rappresenta il martirio alle Canarie di quaranta gesuiti, assaliti sulla loro nave da un gruppo di pirati.
Gli altri due dipinti esposti nella stanza sono invece opera di Angelo Maria Crivelli detto ‘il Crivellone’, pittore del ‘700 specializzato in quadri raffiguranti animali e nature morte. Le due grandi tele di questa sala provengono dalle collezioni sabaude e sono dedicati ad animali da cortile.