20161215_Alla _Magna Graecia_, convegno Leo sulle malattie sessualmente trasmissibili_02
15 dicembre 2016

News

Convegno sulle malattie sessualmente trasmissibili all’Università «Magna Graecia» organizzato e promosso dal Leo Club Catanzaro «Rupe Ventosa»


Si è svolto ieri, presso l’Università degli Studi «Magna Graecia» di Catanzaro, il convegno «Malattie sessualmente trasmissibili – conoscerle per prevenirle», curato dal Leo Club di Catanzaro «Rupe Ventosa». L’importante evento rientra nel vasto Tod Mai senza testa, il Tema operativo distrettuale del Distretto Leo 108Ya che comprende i Club di Campania, Basilicata e Calabria.

Il convegno, valido ai fini dell’assegnazione di 1 Cfu per gli studenti di Medicina dell’ateneo catanzarese, ha registrato il massimo delle iscrizioni consentite. Ospiti anche alcuni studenti delle classi quinte del Liceo Scientifico «Luigi Siciliani», selezionati dai docenti dell’Istituto in base alle loro manifestazioni di interesse nei confronti delle scelte relative agli indirizzi universitari.

Tra le autorità Leo e Lions presenti, il presidente del Lions Club Catanzaro «Rupe Ventosa», Filippo Capellupo, il vicecerimoniere distrettuale Leo Francesco Coppoletta, il presidente Leo di zona Scolacium Antonio Mazza, il referente d’area Calabria per il Tod Mai senza testa, Gianluca Le Pera, e il referente Tod per il Leo Club «Rupe Ventosa», nonché vicepresidente dello stesso Club, Lorenzo Isabello.

Moderatore del convegno e primo relatore il professore Alfredo Focà, direttore dell’Unità operativa complessa (Uoc) di Microbiologia Clinica dell’ateneo catanzarese, il quale ha aperto la sua relazione sulle malattie sessualmente trasmissibili, ricordando come in passato queste fossero elementi fortemente discriminatori, spesso collegati a concezioni e pregiudizi errati, come quelli sugli omosessuali.

Il professore ha invece ribadito che – come sappiamo oggi – le Mst in realtà colpiscono trasversalmente tutte le fasce della popolazione, e non sono dunque «caratteristiche» di determinati «gruppi».

Luisa Galati, dottore in formazione specialistica presso l’Uoc di Microbiologia Clinica, ha parlato nell suo intervento di HPV, Papilloma virus, descrivendo la struttura di questo patogeno purtroppo molto diffuso, e facendo un’accurata analisi microbiologica del virus trattato. La dottoressa ha evidenziato come, dei 140 tipi di HPV esistenti e catalogati, in Calabria ne siano stati individuati quattro.

A seguire, il professore Carlo Torti, direttore della Uoc di Malattie Infettive, ha descritto un altro virus tristemente famoso, l’HIV responsabile dell’AIDS, trattando in particolare il tema della prevenzione di questa malattia, possibile solo nei paesi nei quali il sistema sanitario è efficiente e preparato.

Le cosiddette infezioni verticali sono state al centro dell’intervento di Maria Mazzitelli, dottore in formazione specialistica presso l’Uoc di Malattie Infettive dell’Università «Magna Graecia». Facendo l’esempio del già citato HIV, la dottoressa Mazzitelli ha descritto una delle diverse modalità di trasmissione delle Mst, ossia il passaggio diretto da madre a figlio delle malattie appartenenti alla categoria oggetto del convegno.

Nella seconda parte del convegno, dopo i saluti del consigliere provinciale delegato ai rapporti universitari, Marco Polimeni, è stato affrontato l’aspetto più tecnico e specialistico delle MST.

La dottoressa Barbara Curcio, dell’Uoc di Ginecologia e Ostetricia, ha descritto il lato clinico dell’HPV, la sua metaplasia, e il cancro che esso produce, elencando le diverse categorie di donne che hanno il diritto di richiedere gratuitamente, al Sistema sanitario nazionale, i vaccini per l’HPV.

Il professore Rocco Damiano, direttore dell’Uoc di Urologia, ha descritto uno degli aspetti meno noti dell’HPV, ossia le sue conseguenze sull’uomo, spesso sottovalutate. Negli uomini come nelle donne, riporta l’urologo, è la celere prevenzione a fare la differenza.

Il sociologo Simone Isabello, nell’intervento conclusivo del convegno, ha parlato non solo della mancanza di un’adeguata educazione giovanile sulle Mst, ma anche di come la società spesso spinga i giovani nel senso opposto, aumentando i rischi di contrazione di queste malattie. Riportando l’eclatante esempio degli atti sessuali illustrati nei materiali pornografici, il sociologo ha evidenziato come la pornografia sia uno dei mezzi di disinformazione sui rischi delle Malattie sessualmente trasmissibili più evidenti nella società attuale, una vera e propria minaccia contro la già scarsa educazione sessuale giovanile.


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