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30 marzo 2020

News

Coronavirus. Buoni spesa: entro martedì i 400 milioni, sindaci e servizi sociali individueranno i destinatari


Arriveranno entro martedì 31 marzo i 400 milioni di euro destinati ai Comuni per finanziare i buoni spesa e fronteggiare l’emergenza alimentare che già da giorni, soprattutto al Centro Sud, viene affrontata con lo sforzo straordinario di amministratori locali e dipendenti e l’aiuto del volontariato.

L’ordinanza della Protezione civile fissa i tempi e anche i criteri di ripartizione delle risorse. L’80% del fondo sarà distribuito in base alla popolazione, e l’altro 20% si concentrerà nelle zone più povere in base al parametro della distanza fra il reddito pro capite del Comune e quello medio nazionale. al Comune di Lamezia Terme ad esempio sono assegnati 619.486,36 euro.

I tempi: i soldi ragionevolmente arriveranno entro martedì, a meno di (improbabili) inciampi in Corte dei conti) mentre tocca ai sindaci e ai servizi sociali individuare le famiglie a cui riservare il buono spesa.

L’ordinanza non fissa al momento il valore del buono, ma con 400 milioni di euro dovrebbe avvicinarsi a una media di 400 euro. Ciò permette ai Comuni di agire con più flessibilità modulando le risorse disponibili, i buoni spesa potranno essere acquistati direttamente, con una deroga al Codice degli appalti che permette di accelerare parecchio, ma sarà inevitabile che per acquisto e individuazione ci vorrà almeno qualche giorno.

Le risorse
Dopo questo primo gettito, per sostenere le Casse comunali interviene la seconda mossa da 4,3 miliardi, un’anticipazione del Fondo nazionale dei Comuni, un meccanismo ordinario che avviene tutti gli anni. Vista l’impossibilità quest’anno per i Comuni di incassare tributi, tariffe e canoni una parte importante di queste risorse servirà alle spese ordinarie della macchina amministrativa.

La situazione al Centro Sud
Del resto una paralisi delle amministrazioni per mancanza di fondi sarebbe stato un problema esplosivo sul piano sociale. Perché soprattutto al Centro Sud molti Comuni stanno già da giorni affrontando l’emergenza alimentare con mezzi di fortuna. Con l’aiuto del volontariato. E con lo sforzo straordinario di amministratori locali e dipendenti: uno sforzo, soprattutto negli enti medio-piccoli, inversamente proporzionale al valore di indennità e stipendi. (Fonte Il sole 24ore)

619.486,36


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