ospedale-lamezia-07-04-2018
16 aprile 2020

News Lamezia e lametino

Coronavirus Lamezia. Tribunale per i diritti del malato: «I misteri del centro screening e della gestione dell’emergenza. Abbiamo il diritto ad essere informati»


L’emergenza Covid, la pandemia che sta sconvolgendo il mondo e che il mondo sta affrontando mettendo in campo tutte le forze migliori a disposizione, in Calabria e a Lamezia sta diventando una specie di farsa a puntate alla quale assistiamo preoccupati, intimoriti e il più delle volte inermi.

A Lamezia, ad esempio, apprendiamo dalla stampa (da un’unica testata per la verità) e da post personali su Facebook che «Il Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme, pur non essendo stato individuato dalla Regione quale ospedale Covid 19, si è comunque attrezzato per l’emergenza, se pure non può ricoverare pazienti affetti da questa infezione». Sarebbero, il condizionale è d’obbligo visto che non è dato sapere quale sia la fonte di queste importanti informazioni, state allestite due aree di isolamento temporaneo per i pazienti in attesa dell’esito del tampone, una con 8 posti nell’area ex-Obi per i pazienti sintomatici, e l’altra con 7 posti per isolamento temporaneo posti al primo piano della struttura.

Tutto il resto di questo misterioso Centro screening Covid 19 è avvolto nella nebbia, nulla si sa tranne alcune foto pubblicate sui social, i dubbi di alcuni sindacati, dei cittadini e quelli del personale sanitario esternati non pubblicamente ma a noi volontari delle associazioni che si occupano di sanità.

Sia chiaro che siamo stati e saremo sempre favorevoli a qualsiasi azione seria intrapresa a tutela della salute dei lametini, così come siamo favorevoli ad esempio al progetto del dottor Cesare Perri per la riapertura nell’Ospedale di Lamezia del reparto malattie infettive, potenziato e attrezzato per il Covid.

Il problema oggettivo stavolta è che, constatata la non ufficialità della comunicazione e conoscendo bene la struttura e la situazione organizzativa dell’ospedale Giovanni Paolo II (che già nella “normalità” e, nonostante la fatica e l’abnegazione di medici e personale sanitario, non riusciva a far fronte alle esigenze di salute di un bacino d’utenza enorme), riteniamo legittimo porci delle domande: i percorsi di questo centro sono indipendenti e sicuri? Ci sono barelle apposite per il trasporto dei pazienti Covid? E’ predisposta una Tac? E’ predisposta la sanificazione degli ambienti? Il vestiario adeguato e gli spogliatoi ci sono? Ai pazienti non Covid cosa succede quando si recano in Ospedale?

Queste e tante altre domande potremmo fare ma di una cosa siamo certi: quanto descritto dimostra l’incapacità organizzativa delle direzioni sanitarie locali, provinciali e regionali se, a più di un mese dall’inizio dell’emergenza, non si capisce in Calabria chi-fa-cosa, con relativi rimpalli di responsabilità e ritardi in tutte le azioni richieste dal ministero.

Possiamo citare la tragica vicenda Chiaravalle, i tamponi sbagliati di Torano, gli screening non effettuati nelle Rsa, le decisioni dei commissari avallate dal commissario straordinario Cotticelli e mai avallate dalla Regione, piano sanitario incomprensibile e comunque non attuato, direttive del ministero (che indicano di organizzare strutture per pazienti Covid separate da quelle per pazienti non Covid) non rispettate eccetera. Tutto questo con epidemia in atto e, ancora una volta probabilmente, altro spreco di denaro pubblico.

Noi del Tribunale per i diritti del malato condividiamo e ribadiamo con forza le preoccupazioni e i dubbi di cittadini, associazioni e personale sanitario già rappresentati a giornali e tv per quanto è stato realizzato nell’ospedale di Lamezia. E’ un nostro diritto essere informati sia su quel che si sta facendo nel nostro ospedale sia su quello che succede in tutta la Calabria, con una comunicazione chiara e trasparente proveniente dai soggetti istituzionali direttamente coinvolti nella gestione dell’emergenza per non ingenerare, cosa che sta già avvenendo, insicurezza, paura, sospetto e tensione sociale. Noi a nostra volta, da cittadini attivi, informeremo di quanto sta accadendo il Ministero e le altre autorità preposte.
Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato Lamezia Terme


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