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11 febbraio 2017

News

Cosenza. Il sindaco Occhiuto fa rimuovere i manifesti a sfondo sessista e il Comune aderisce alla campagna mondiale One Billion Rising Revolution


«Ho provveduto a dare disposizioni affinché i manifesti pubblicitari di una specifica azienda che vende elettrodomestici e strumenti tecnologici vengano rimossi dagli spazi che ricadono nel Comune di Cosenza in cui sono stati affissi».

Questo ha dichiarato il sindaco Mario Occhiuto intervenendo in merito al caso della pubblicità a sfondo sessista che, con uno slogan incentrato sul doppio senso e tesa a mortificare le donne, tanta indignazione ha suscitato tra i cittadini.

«Non ci interessano eventuali conseguenze legali per la rimozione anticipata di questi cartelloni», aggiunge Occhiuto.

«Non possiamo consentire che vengano diffusi messaggi di arretratezza culturale né, tantomeno, che feriscono la sensibilità femminile già fin troppo vituperata, e non solo, a causa di episodi di attualità che tutti conosciamo. La comunicazione delle aziende commerciali non sfugge certo a responsabilità sociali a cui bisognerebbe attenersi e per attirare l’attenzione dei clienti ci si può sempre rivolgere alle variegate e argute forme dell’intelligenza umana piuttosto che a quelle della volgarità che definisce la donna, ancora oggi, oggetto di possesso sessuale».

L’Amministrazione comunale di Cosenza inoltre sceglie apertamente la strada del rispetto e della bellezza che celebrerà San Valentino con un senso decisamente diverso aderendo, come Rete urbana antiviolenza che vede insieme i Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero, alla campagna internazionale One Billion Rising Revolution del V-day, che si realizza a livello mondiale il 14 febbraio di ogni anno per riaffermare un grande No alla violenza su donne e bambine.

E’ un flashmob collettivo, una grande manifestazione gioiosa ideata e lanciata nel 2012 dalla drammaturga Eva Ensler, che è l’autrice de I monologhi della vagina, che a Cosenza è promossa dall’Associazione «Mammachemamme», dalla libreria Feltrinelli, dal Centro antiviolenza Lanzino, col sostegno dell’Amministrazione comunale.

Ancora una volta, ballando sulle note di Break the chain, si solleciterà ad una presa di coscienza collettiva, ad una rivoluzione che scardini mentalità e pratiche basate su abuso, omertà e sopraffazione.

L’appuntamento è a Corso Mazzini, dalle 17 alle 19, prima all’interno della libreria Feltrinelli per un reading di brani da I monologhi della vagina, poi all’esterno per il flashmob collettivo (coreografia visibile al link www.youtube.com/watch?v=mRU1xmBwUeA).


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