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13 novembre 2020

News

COVID. Il virus avanza: ospedali in sofferenza dalla Lombardia alla Calabria, carenza di personale e letti. Oggi le nuove zone Rosse


Sono 37.978 i nuovi casi di Coronavirus in Italia oggi secondo il bollettino diffuso dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati 636 altri morti, che portano il totale a 43.589 dall’inizio dell’emergenza. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 234.672 tamponi, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.170, con un incremento di 89 unità.
La Calabria, zona Rossa, ha attualmente 6.560 casi attivi e ha registrato solo nella giornata di ieri 426 contagi in più, i ricoverati in reparto 285, ricoverati in terapia intensiva 21.

Molti relativamente alla fragile organizzazione sanitaria che dà segni di grande sofferenza e altrettanto preoccupante della Lombardia.
“A Monza la situazione rischia di diventare esplosiva e per certi aspetti lo è già all’interno dei nostri ospedali, come al San Gerardo. Sono diversi giorni che lancio appelli per richieste di aiuto, mi arrivano telefonate dal nostro nosocomio di personale medico e infermieristico che non so quanto ancora possa resistere”. Lo spiega all’Adnkronos il sindaco di Monza, Dario Allevi. La città, come tutta la provincia di Monza e Brianza, nelle ultime settimane ha visto un’impennata di contagi di Coronavirus e numeri allarmanti per quanto riguarda gli ospedali.

“Siamo arrivati a un numero altissimo di ricoverati – spiega Allevi – sono 465 Covid positivi, di cui 45 in terapia intensiva. Se è vero che a primavera avevamo raggiunto il picco massimo di ricoverati nell’ordine di 600 persone, oggi non possiamo arrivare a quel numero perché, a differenza di allora, abbiamo una parte dei nostri ‘angeli’ bloccata a casa perché contagiata da Covid. Sono 310 fra medici e infermieri positivi al virus e quindi in quarantena. Ora non sono i letti che mancano o i ventilatori ma è personale medico e sanitario”.

Zona rossa, arancione e gialla: oggi si decide dopo il giro di vite anticipato ieri con la nuova ordinanza e le misure restrittive di Emilia-Romagna. Friuli Venezia Giulia e Veneto. Una stretta, attesa, d’intesa con il ministro alla Salute Roberto Speranza che nel frattempo lavora a una nuova mappa dell’Italia divisa in regioni gialle, arancioni e rosse una volta elaborati tutti i dati in arrivo dalle Regioni e dopo la riunione della cabina di regia.

Il governo va avanti con il meccanismo messo a punto -21 indicatori per decidere se stringere o allargare le maglie della stretta – lasciando ai governatori la palla di nuove ordinanze per arginare i contagi. Mentre solo oggi, dati alla mano, Speranza interverrà, firmando le ordinanze che decreteranno i temuti cambi di colore, per Campania, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, ormai dietro l’angolo. (Fonte ADNKRONOS)


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