E ancora, “l‘età media della prima diagnosi è scesa a 42 anni rispetto ai 43 delle settimane precedenti. E scende anche l’età del primo ricovero, 66 anni, rispetto ai 67. C’è una decrescita in tutte le fasce d’età” ha sottolineato Brusaferro. “Si vede l’effetto delle vaccinazioni in fasce d’età più alte”, ha aggiunto. “Ora con l’inizio della campagna vaccinale vediamo un calo costante dei casi nelle fasce d’età over 80, tra gli operatori sanitari, tra i primi ad essere immunizzati, e nelle Rsa dove i focolai rimangono bassi. Un indicatore di come la vaccinazione sia preziosissima” ha affermato. “Il dato delle vaccinazioni è in crescita soprattutto per lo sforzo di questi giorni. Le vaccinazione per la fascia over 80 hanno superato l’80%, si avvicinano al 60% nella fascia 70-79 anni”.
“I ricoveri nelle aree mediche sono scesi, da 23.250 a 20.312. E la saturazione è al 32%. Le terapie intensive sono in decrescita da 3.151 a 2.748. A livello nazionale tocchiamo la soglia del 30% di saturazione” ha evidenziato ancora il presidente dell’Istituto superiore di sanità. “Il quadro complessivo resta comunque a livello impegnativo. Siamo con un’incidenza tre volte superiore ai 50 casi ogni 100mila che è la soglia per il tracciamento automatico. Per questo occorre mantenere cautela e una gradualità nelle riaperture“.