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22 settembre 2020

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Covid: metà Francia dichiarata “zona rossa”


La maggior parte della Francia è ormai dichiarato “zona rossa”. In particolare sono 50 i dipartimenti classificati nella “zona di circolazione attiva” del virus, dopo la pubblicazione ieri di un nuovo decreto nella Gazzetta ufficiale. Lo riferiscono i media francesi, secondo i quali Aveyron, Calvados, Doubs, Eure, Gers, Indre-et-Loire, Marne, Haute-Marne, Meurthe-et-Moselle, Saône-et-Loire, Tarn, Vienna e il Territorio di Belfort si sono uniti alla lista, che continua a crescere per il propagarsi del Covid-19. Al”elenco si aggiungono anche la Riunione d’oltremare, Guadalupa e Martinica, Saint-Martin e Saint-Barthélémy.

Il passaggio a una “zona di circolazione attiva” è legato a diversi indicatori, spiega il Ministero della Salute sul proprio sito: “Il tasso di incidenza, la pressione ospedaliera, il numero di esami effettuati, il tasso di positività test, l’evoluzione del numero di cluster”. La classificazione permette un aumento della capacità di screening e ad un rafforzamento delle misure per bloccare l’avanzata del virus.

SCUOLA CHIUSA CON ALMENO 3 CASI – Nonostante l’aumento dei contagi, a partire da domani in Francia nelle scuole materne ed elementari non si procederà più alla chiusura sistematica di una classe sotto i tre casi di alunni positivi al Covid-19. Ad annunciarlo è stato il ministero dell’Educazione francese, precisando che la misura non riguarderà invece le scuole medie e i licei. Se un alunno risulterà positivo, i corsi potranno tuttavia continuare per il resto della classe, non più considerata come una serie di casi a potenziale rischio. Finora gli alunni che erano stati potenzialmente a contatto con il bambino positivo potevano rientrare a scuola solo dopo un test negativo realizzato sette giorni dopo l’ultimo presunto contatto con il compagno contagiato. Il protocollo per l’identificazione delle persone entrate in contatto con il caso positivo, il loro eventuale isolamento, la possibile chiusura di una classe o anche di un’intera scuola verrà applicato con almeno tre casi confermati nella stessa classe provenienti da famiglie diverse. L’insegnante di scuola materna o elementare che abbia fatto uso di mascherina e sia stato in prossimità di un alunno positivo e non protetto da mascherina non dovrà isolarsi. Una decisione che rispecchia il parere dell’Alto Consiglio per la Salute pubblica francese secondo cui i bambini “sono scarsamente a rischio di contrarre forme gravi e poco attivi nella trasmissione del Sars-Cov-2″. In Francia 89 istituti scolastici, pubblici e privati, sono chiusi a causa di contagi, su un totale di 61.500.

Il ministro della Salute francese, Jean-Michel Blanquer, respinge le accuse di “contraddizioni” rivolte al governo di Parigi in seguito alla decisione di allentare il protocollo sanitario anti-Covid-19 nelle scuole. Intervenendo su Rtl, Blanquer ha sottolineato che “i bambini si contagiano molto poco a vicenda” ed ha confermato la chiusura delle classi nelle scuole materna e elementare a partire da almeno tre casi positivi. “Quando ci sono tre casi, saremo nella situazione di chiudere una classe”. Oggi, ha aggiunto “un po’ più di duemila classi sono chiuse in Francia, una cifra che scenderà con il nuovo protocollo”. (ADNKRONOS)


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