“Non è prevista oggi nessuna misura restrittiva. Quella che stiamo vivendo non la chiamo più neanche ondata” covid, “ma oscillazione del virus. Dal punto di vista numerico sono ondate, ma dal punto di vista dei ricoveri ospedalieri non è una situazione sovrapponibile a quello che abbiamo vissuto negli ultimi 2 anni. Non vedo perché a ottobre dovremmo vivere qualcosa di diverso rispetto a ciò che vediamo oggi con 140mila contagi”. Così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ospite a ‘The Breakfast Club’ su Radio Capital.
“Dobbiamo continuare – ha aggiunto – a usare la mascherina nei luoghi al chiuso e nei luoghi affollati, anche se questa resterà una raccomandazione. Chiaro che, se poi dovesse presentarsi una variante che elude i vaccini, che si diffonde di più e che aumenta la mortalità, allora sarà diverso, ma saremo di fronte a un altro virus, anche se con lo stesso nome. Una variante più contagiosa di questa, ma che procura solo un raffreddore, ben venga rispetto a quello che abbiamo vissuto. Anche se non siamo ancora in questa situazione”.
Quarta dose
“La stragrande maggioranza degli over 60 già vaccinati contro il Covid chiederà la dose aggiuntiva. Ma se una quota non lo farà, non sarà un flop. Credo sia abbastanza comprensibile, per due ragioni. La prima è che molte persone si stanno infettando negli ultimi giorni. Con 100mila contagi quotidiani si arriva in 10 giorni a un milione di contagi certificati, quindi molti non avranno bisogno del richiamo”. La seconda ragione è legata al rinvio “in attesa di vaccini aggiornati”.
“L’adesione ci sarà, di gran lunga superiore a quella che è l’adesione standard alla campagna vaccinale per l’influenza – prevede Sileri – Non dimentichiamo che per il vaccino antinfluenzale, ogni anno, l’adesione generale è intorno al 15% e sopra i 70 anni è sopra al 50%”. Un motivo che potrebbe frenare l’adesione è che “molti temporeggiano per aspettare un vaccino aggiornato, che arriverà a ottobre. Io da medico non consiglio di aspettare – ha ribadito il sottosegretario – Questi vaccini funzionano molto bene contro la forma grave della malattia, anche quella dovuta alla variante Omicron. E questo è ciò verso cui dobbiamo tendere, cioè evitare la terapia intensiva soprattutto per chi ha fragilità. Quando ci sarà la versione aggiornata avremo una nuova arma contro la diffusione del virus e anche contro le forme più lievi della malattia”.
Al momento “siamo anche fortunati, perché se anche le varianti sono molto diverse tra loro, i vaccini continuano a proteggerci dalla forma grave della malattia – ha evidenziato Sileri – Noi dobbiamo mettere in protezione coloro che con la diffusione del virus corrono più rischi: tutti coloro che sono sopra i 60 anni e quelle persone sotto i 60 anni con fragilità particolare. Se non rientriamo in queste categorie, non abbiamo bisogno della quarta dose”.
Scuola e mascherine
Mascherina a scuola? “Oggi i nostri anziani sono tutti vaccinati e verranno richiamati per la vaccinazione, quindi una circolazione nella popolazione più giovane grossi danni non ne fa”.
“Sono dell’opinione che le mascherine per i bambini sotto una certa età non servono – ha spiegato – Servono per una popolazione tardo-adolescenziale, per gli studenti delle superiori quindi. E’ pur vero che la circolazione del virus nelle scuole è molto ridotta rispetto alla circolazione fuori dagli ambienti scolastici. Un anno fa era necessario far circolare meno il virus negli ambienti scolastici perché poi quel virus potevi portarlo a casa e infettare genitori e nonni, che magari non erano ancora vaccinati”.