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26 maggio 2019

News

CRISEA rilancia l’attività del Centro di ricerca e servizi avanzati per l’innovazione rurale calabrese


Con l’assemblea dei soci, tenuta nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro, che ha visto all’ordine del giorno l’approvazione del rendiconto economico/finanziario e nota al rendiconto relativo all’anno 2018, oltre che il rendiconto preventivo del 2019 e la relazione programmatica al preventivo 2019, si rilancia l’attività organizzativa e operativa “CRISEA”, il Centro di Ricerca e Servizi Avanzati per l’innovazione rurale.

Il Centro – che ha sede nell’azienda Condoleo nel territorio di Belcastro – punta con maggiore determinazione a diventare un presidio culturale in cui convivranno la tradizione con l’innovazione della tecnica, dei servizi, dei materiali e dei processi utilizzati da professionisti, tecnici ed imprenditori, una rinnovata cultura ecologica ed ambientale.

Il territorio, con i suoi bisogni e le sue potenzialità, diventa protagonista della crescita e dello sviluppo economico locale grazie all’azione progettuale e concreta di “CRISEA”, il Centro di Ricerca e Servizi Avanzati per l’innovazione rurale che, puntando sull’ascolto delle realtà locali, promuove e realizza ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico dell’agricoltura. All’assemblea hanno partecipato i soci costituenti di CRISEA: molti sono i Comuni, le associazioni, i privati che hanno voluto aderire all’Associazione, e molti altri chiedono di entrare a far parte dell’organismo di gestione. Ad introdurre i lavori il presidente del Consiglio d’amministrazione, ruolo che, dopo le dimissioni di Enzo Bruno, su indicazione dei componenti Marziale Battaglia, Valerio Donato, Alessandro Doria, Luigi Muraca e Maurizio Pace, è stato affidato all’unanimità a Stefano Alcaro, professore dell’Università Magna Graecia che assieme al collega Donato, era stato indicato a far parte del CdA con Bruno dal Consiglio provinciale. Presente il direttore generale di CRISEA, Rosetta Alberto, e il presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo.

“Quella di stamattina è stata una discussione molto franca, articolata e positiva nel corso della quale abbiamo potuto registrare una proficua apertura della Provincia di Catanzaro – ha spiegato il presidente del CdA, Stefano Alcaro -. Il presidente Abramo ha dimostrato di credere molto in questo progetto, nell’idea di un rilancio tecnico-scientifico e di voler sbloccare le difficoltà legate ad alcune questioni di natura tecnico amministrativa”.

“Il Centro servizi CRISEA rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio, condividiamo la necessità di rilanciare l’operato della struttura che deve mettere a frutto anche i 400 ettari che ha a disposizione, da qui la nostra determinazione a sostenere le attività progettuali anche con delle risorse che consentano a CRISEA di ripartire – ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo – atteso che ancora la richiesta di finanziamento inoltrata alla Regione Calabria non si è concretizzata. Quello che chiediamo al presidente del CdA di CRISEA è una relazione dettagliata che contenga un Piano di interventi, una dettagliata definizione dell’idea progettuale che deve essere messa a frutto entro la fine dell’anno. Il Centro e i suoi organismi agiranno in piena autonomia, ma alla fine dell’anno dovranno essere rendicontanti i risultati”.

Ricordiamo che la mission di CRISEA prevede una serie di attività, tra le quali: Centro Servizi a sostegno diretto all’attività zootecnica e dell’economia legata all’attività pastorale; Centro di studio fitoterapico; Centro Studi Strategico per il Settore Zootecnico Calabrese; Centro permanente di servizi per la caratterizzazione, controllo e monitoraggio delle parassitosi animali; Campus per la realizzazione di stages formativi.
All’interno del Centro, inoltre, troveranno collocazione: l’incubatore di servizi reali alle imprese con l’accoglienza di imprese della provincia; Centro servizi di alta formazione e di informazione tecnica compresa la Formazione Integrata Istruzione – Formazione; Centro di servizi reali all’impresa per l’innovazione; Centro servizi per l’esposizione di produzione innovativa anche attraverso servizi telematici e show room per i prodotti; Gruppi specializzati nello studio di strategie comuni di marketing capaci di perseguire politiche mirate alla valorizzazione, alla promozione e all’identità del prodotto di qualità, attraverso la creazione di un marchio facilmente riconoscibile e riconducibile all’identità territoriale, in modo da fornire al mercato la garanzia territoriale di provenienza e rendere i prodotti dell’artigianato locale commercialmente più competitivi.

I soci hanno preso atto dell’attività svolta nel corso del periodo successivo alla dimissioni del presidente Bruno, che è stato ringraziato per il lavoro fin qui svolto, della salda direzione del dg Alberto, proponendo di inserire tra le priorità per il rilancio dell’azione operativa l’individuazione degli esperti per il Comitato scientifico, che sono il braccio operativo di questa strategia progettuale, e la definizione delle gare per l’ampliamento dei laboratori di ricerca.

Il Consiglio provinciale, nella seduta del prossimo 31 maggio, indicherà il nome del sostituto di Enzo Bruno nella triade di componenti di in seno al CdA di competenza provinciale; il nominativo sarà poi ratificato dall’Assemblea dei soci nella prossima seduta.


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