Crisi governo Conte, da oggi le consultazioni: le news
27 gennaio 2021

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Crisi governo Conte, da oggi le consultazioni: le news


(Adnkronos)

Con le dimissioni del premier Giuseppe Conte la crisi di governo è entrata nella fase cruciale. Nel giorno in cui iniziano le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è nato ufficialmente il gruppo ‘Europeisti’ al Senato ma senza lady Mastella. Ecco tutte le notizie di oggi.


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10.03 – “Se passerò con gli europeisti? Per ora no”. Taglia corto con l’AdnKronos il senatore del Misto, Mario Michele Giarrusso, ex Cinque stelle, tra i nomi più gettonati tra coloro che potrebbero dare sostegno al premier dimissionario Giuseppe Conte, in vista di un Conte ter. Poi Giarrusso spiega che “le novità dovete chiederle al Maie”.

10.01 – “Per ora mi pare che non cambi nulla, per eventuali novità bisogna aspettare venerdì”. Lo dice all’AdnKronos Paolo Romani, senatore di Cambiamo, rispondendo a una domanda sulla situazione al Senato, dove si riaccende il ‘dialogo’ con i possibili responsabili, dopo l’appello Facebook, fatto ieri sera dal premier dimissionario, Giuseppe Conte.

9.57 – Con la nascita del nuovo Gruppo Europeisti-Maie-Centro democratico non cambiano gli equilibri della maggioranza in Senato. I dieci senatori che hanno dato vita alla nuova formazione hanno infatti tutti quanti votato la fiducia al governo il 19 gennaio scorso, contribuendo al raggiungimento dei 156 voti che hanno permesso l’approvazione della risoluzione presentata dalla maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Inoltre i senatori Gianni Marilotti e Tatjana Rojc facevano già parte del centrosinistra in quanto provengono dal Gruppo delle Autonomie e dal Pd. Per il resto Raffaele Fantetti, Maurizio Buccarella, Adriano Cario, Saverio De Bonis e Ricardo Merlo erano nel Misto componente Maie; Gregorio De Falco nel Misto componente Azione; Andrea Causin e Maria Rosaria Rossi in Forza Italia.

9.26 – Nasce al Senato il nuovo Gruppo Europeisti-Maie-Centro democratico. Lo ha annunciato il presidente, Elisabetta Casellati. Ne fanno parte i senatori Buccarella, Cario, Causin, De Bonis, De Falco, Fantetti, Marilotti, Merlo, Rossi, Rojc. Capogruppo sarà Raffaele Fantetti, vice Andrea Causin.

9.06 – “Sì, in effetti sono fuori dal Gruppo che sarebbe nato in Senato. Non ho mai firmato”. Lo conferma all’Adnkronos la senatrice Sandra Lonardo.

8.45 – Nasce ufficialmente il gruppo dei ‘Responsabili’ al Senato senza lady Mastella. Indicata come una dei principali sponsor dell’operazione costruttori pro Conte, l’ex azzurra Sandra Lonardo alla fine resta, a sorpresa, fuori dalla partita. Il colpo di scena si consuma ieri sera alla fine di una giornata convulsa per l’avvocato del popolo che decide di lanciare un appello finale a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Repubblica , in nome di un governo di salvezza nazionale. Lonardo, a quanto apprende l’Adnkronos, si sarebbe tirata fuori dopo un acceso botta e risposta con Maria Rosaria Rossi sul simbolo nel costituendo gruppo. Stamattina è attesa a Palazzo Madama la formalizzazione e l’annuncio della nuova formazione centrista.

8.27 – “Conte ha già provato a fare a meno di noi. Mi pare che non ci sia riuscito. Errare è umano, perseverare è semplicemente inutile. Buon lavoro al nuovo Gruppo, se mai si costituirà. Mi pare che non stia allargando la maggioranza ma tenendo insieme persone che hanno già votato sì alla fiducia, da Ciampolillo a Maria Rosaria Rossi”. Lo dice Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia viva alla Camera, intervistata da ‘Il Messaggero’.

8.10 – “Abbiamo il dovere di cercare di lavorare con un governo politico che rilanci la propria azione e la propria credibilità, che faccia le riforme necessarie alla governabilità e a rendere esecutivo il Recovery. Ma abbiamo sempre messo un paletto: no alle forze sovraniste”. Lo dice, intervistata dal Corriere della Sera, Debora Serracchiani, vicepresidente del Pd. “II nostro segretario Zingaretti – osserva – ha più volte sottolineato la necessità di appellarsi a forze europeiste e democratiche. Anche queste forze dovranno pronunciarsi. Ma, ripeto, tutto resta nelle mani del presidente Mattarella”.

8.01 – “Chi spera in un governo guidato da me resterà deluso. Perché la soluzione è un Conte ter, con una maggioranza simile a quella che ha sostenuto l’ultimo esecutivo. Se non ci riescono, allora vedo le elezioni”. Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, ex commissario alla Spending Review, lo afferma a ‘La Stampa’. Le priorità, dice, sono altre rispetto a un “tira e molla” che “sta rallentando” la missione chiave del Paese: approvare un Recovery Plan e mettere in campo “alcune delle riforme che necessarie al Paese per portare la crescita a quel 2% l’anno che ci consentirebbe di recuperare il tempo perduto”.


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